Rèṡina

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resina


rèṡina s. f. [dal lat. resīna (con ritrazione d’accento), che prob. risale, come il gr. ῥητίνη, a una lingua preindoeuropea]. – 1. Denominazione generica di prodotti organici naturali o sintetici caratterizzati dal possedere più o meno spiccate proprietà plastiche. Le r. naturali sono di origine vegetale (a eccezione della gommalacca, che è di origine animale, e poche altre), sono prodotti amorfi, trasparenti, generalm. insolubili in acqua e solubili nei solventi organici che, formatesi per normale processo fisiologico o per cause traumatiche, parassitarie, ecc. nei canali resiniferi di molte piante (spec. conifere, terebintacee, burseracee), vengono da queste secrete per incisione della corteccia, o per trasudamento, sotto forma di soluzioni colloidali più o meno viscose, di composizione molto complessa (olî volatili, acidi, alcoli, esteri, ecc.); r. propriamente dette, o dure, sono le resine naturali che all’aria solidificano completamente (per es., la copale) o che si ottengono dalle gommoresine per eliminazione degli olî volatili o per estrazione con alcole: amorfe, fragili, a frattura concoide, di colore dal giallo al bruno, di sapore acre amaro, cattive conduttrici dell’elettricità, sono usate per la fabbricazione di materiali isolanti, vernici, saponi; r. fossili (in contrapp. alle resine naturali recenti, cioè secrete da alberi viventi), quelle che si rinvengono allo stato fossile nel terreno, come, per es., l’ambra. Le r. artificiali o sintetiche (espressioni a cui è preferita oggi quella di materie plastiche), sono costituite dai prodotti macromolecolari ottenuti mediante polimerizzazione per addizione (come il polistirolo, il polietilene, il polivinilcloruro, ecc.) o per condensazione (come i fenoplasti, i poliesteri, le poliamìdi, ecc.), o ricavati da altri prodotti macromolecolari esistenti in natura (cellulosa, proteine) resi plastici con opportuni trattamenti chimici (acetilcellulosa, nitrocellulosa, galalite), o dalla modificazione di resine naturali. Resine a scambio ionico: materiali sintetici in grado di scambiare cationi (r. scambiatrici di cationi) o anioni (r. a scambio anionico), impiegati nei processi di demineralizzazione e deionizzazione dell’acqua, nella tecnica farmaceutica (per es., per conferire ai medicamenti un’azione ritardo), in terapia (come adsorbenti, come antiacidi, per aumentare l’escrezione degli acidi biliari con le feci, ecc.), nella chimica analitica (per l’analisi cromatografica). Nell’uso corrente, resina è riferito soprattutto a quella dei pini e degli abeti, di odore pungente e di elevata viscosità al tatto: nella pineta c’era un forte odore di resina; ho le mani tutte appiccicose di resina. 2. a. Olî di resina, prodotti della distillazione di resine dure. b. Saponi di resina, altro nome dei resinati di sodio (v. resinato2).

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