Rubino

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rubino


s. m. [lat. mediev. rubinus, der. del lat. ruber «rosso»]. – 1. a. Minerale, varietà di corindone di colore rosso (dovuto a soluzione solida di ossido di cromo in quantità minime), che costituisce una gemma di grande pregio: si rinviene in rocce calcaree alluminifere, nelle quali si forma per metamorfismo di contatto, o in giacimenti alluvionali, e si presenta, di solito, in cristalli a forma di prisma esagonale, dicroici, spesso con minutissime inclusioni di minerali varî (aghetti di rutilo, laminette di mica) o liquide e liquido-gassose che, se disposte regolarmente, aumentano il pregio delle pietre (mancano invece per lo più in quelle sintetiche); le varietà più pregiate sono quelle della Birmania e della Thailandia: un anello con un brillante contornato da rubini; un orologio di platino montato su un bracciale di rubini; laser a rubino, che usa come mezzo ottico un cristallo di rubino (fu il primo tipo di laser realizzato, nel 1960). R. sintetici (o ricostituiti, o artificiali), cristalli di grandi dimensioni ottenuti fondendo con la fiamma ossigeno-idrogeno una miscela polverulenta di allumina con piccole quantità di ossido di cromo. Rubini asteria, rubini naturali o anche sintetici che presentano asterismo. b. Rubino d’arsenico, ant. denominazione del realgar. 2. Con lo stesso termine, modificato da aggettivi o nomi di località, si indicano, nel commercio delle pietre preziose, varietà rosse di altri minerali, che non hanno col rubino caratteristiche comuni se non il colore: rubino d’Arizona, di California, del Capo, del Colorado, ecc., varietà di piropo; r. di Adelaide, di Ceylon, varietà di almandino; r. di Boemia, quarzo roseo; r. del Brasile, varietà di topazio; r. siberiano o del Madagascar, varietà di rubellite; r. spinello o balascio, varietà rossa di spinello nobile. 3. Colore rubino e rosso r., o assol. rubino, come s. m. e anche come agg. (sempre invar.), colore rosso intenso ma limpido e brillante, come quello delle varietà più pregiate della gemma: un vino color r.; una rilegatura in pelle rubino; un prezioso vasetto del Settecento con inclusioni di vetro fuso rubino. 4. Nome di un vino fine da pasto prodotto in varî comuni della provincia piemontese di Alessandria con uve del vitigno barbera associato a piccole quantità di grignolino e freisa (propriam. rubino di Cantavenna, frazione del comune di Gabiano dove la produzione è stata promossa nel 1849); ha colore rosso rubino chiaro con riflessi granata (da cui il nome), profumo gradevole, sapore asciutto, gradazione alcolica media di 11,5 gradi. ◆ Dim. rubinétto, raro con sign. dim. o vezz., e nella lingua ant. usato anche senza sostanziale differenza dalla forma rubino non alterata: Parea ciascuna [delle anime] rubinetto in cui Raggio di sole ardesse (Dante).