Sballare²

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sballare2


sballare2 v. tr. e intr. [der. di balla1 nel sign. di «frottola, affermazione o notizia inventata o esagerata» (per alcune accezioni, cfr. anche le locuz. andare in balla, prendere la b. e sim., «prendere la sbornia»); nel sign. 2 d, formato su imballare2 con sostituzione di prefisso]. – 1. tr. a. Dire cose esagerate, inverosimili e quindi incredibili: sballarle grosse; chi ti ha sballato questa sciocchezza? (Capuana); puoi sballarle qualsiasi frottola, che lei ci crede (Morante). b. Con riferimento a prezzi o condizioni di vendita, proporre o chiedere somme esagerate, spesso inaccettabili: in quel negozio sballano certi prezzi!; per l’acquisto di appartamentini di pochi metri quadrati sballano cifre astronomiche. 2. intr. (aus. avere) a. Sbagliare in misura notevole in calcoli, piani di previsione e sim.: s. nei conti, in un preventivo di spesa; anche con uso trans.: non sballerai i calcoli del tuo progetto dall’inizio (I. Calvino). b. In alcuni giochi di carte (sette e mezzo, baccarà, ecc.), oltrepassare il punteggio massimo, perdendo così la propria posta: il banco ha (o anche è) sballato. c. Più genericam., andare oltre misura, superare il limite consentito (anche con uso trans.: un pugile che ha sballato il peso della categoria). In partic., eccedere nel bere così da perdere l’autocontrollo: ora basta con il whisky, non vorrei s.; nel gergo dei drogati, trovarsi sotto l’effetto della droga: queste pasticche fanno s. subito. Per estens., fam., comportarsi in modo insolito, stravagante: mi sembra che tu oggi sballi. d. Con riferimento a motori a scoppio, essere o andare fuori fase: il motore sballa, sta sballando; anche riferito al guidatore: ho tenuto il motore a un regime troppo alto e ho sballato. e. Di elementi o organi meccanici, non essere più centrato, avere troppo gioco nella propria sede: i cuscinetti hanno sballato (e più spesso, in funzione di predicato: sono sballati).