Sdilinquire

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sdilinquire


v. tr. e intr. pron. [der. del lat. delinquĕre «mancare, venire meno», col pref. s- (nel sign. 6)] (io sdilinquisco, tu sdilinquisci, ecc.). – 1. tr., non com. Rendere fiacco, indebolire, e fig. intenerire, commuovere fino alla tenerezza. 2. intr. pron. a. Illanguidirsi, indebolirsi: a furia di far diete gli si è sdilinquito lo stomaco; andare in deliquio, svenire: sdilinquirsi dalla fame, dal caldo. Ant. e tosc. anche intr. (aus. essere): chi s’immaginerebbe mai che così come sono sdilinquisco per la fame? (I. Nievo). b. fig. Intenerirsi con troppa facilità, eccedere in effusioni sdolcinate, in smancerie: non c’è bisogno di sdilinquirsi tanto; si sdilinquisce per ogni complimento che le fanno; lo sciancato si sdilinquì in benedizioni (Fogazzaro).

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