Sfruttare

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sfruttare


v. tr. [der. di frutto, col pref. s- (nel sign. 4)]. – 1. a. Ricavare da un bene naturale il maggior frutto possibile: questo terreno non è coltivato razionalmente, potrebbe essere sfruttato molto di più; con accezione peggiorativa, s. un terreno, un fondo rustico o sim. (per es., da parte di un affittuario), forzarne la capacità produttiva per ottenerne un alto rendimento immediato, depauperandone le risorse e pregiudicando il rendimento futuro. b. estens. Utilizzare, ai fini di un rendimento funzionale, ciò che si ha a disposizione: questo progetto non sfrutta tutte le possibilità fabbricative della zona; nella nuova utilitaria lo spazio è molto ben sfruttato; s. le risorse idriche del paese per la produzione di energia elettrica. 2. a. fig. Ricavare il maggiore utile o vantaggio possibile da una situazione o condizione particolare: non ha saputo s. l’occasione che gli si era offerta; sta cercandosi un nuovo impiego, e tenta di s. tutte le conoscenze che ha; s. la propria superiorità numerica, tecnica; s. il vantaggio iniziale, la sorpresa, spec. in azioni militari, in competizioni sportive e sim. b. Trarre un vantaggio personale da una particolare disposizione d’animo di altri; approfittare senza scrupoli: è un fannullone, vive sfruttando i vecchi genitori; ha sfruttato l’ingenuità del socio per impadronirsi praticamente dell’azienda. c. Giovarsi di una prestazione d’opera senza ricompensarla adeguatamente, approfittando della propria condizione privilegiata o dello stato di bisogno di chi presta l’opera: s. il lavoro, il sudore altrui; s. i proprî dipendenti; quell’industriale si è creato una fortuna sfruttando senza coscienza gli operai. Con sign. più partic., s. una donna, farsi mantenere da lei, vivere di quel che essa ha o guadagna, lecitamente o più spesso disonestamente. ◆ Part. pres. sfruttante, anche come agg., in agraria, come sinon. di depauperante. ◆ Part. pass. sfruttato, anche come agg. nei varî sign. del verbo: un terreno non ben sfruttato, eccessivamente sfruttato; carne sfruttata, che ha perso le sue migliori qualità dopo essere stata bollita per farne brodo; spazio non sfruttato; una categoria di lavoratori sfruttata; e sostantivato: più bravo diventerai nel mestiere, più ti verrà chiaro di essere uno sfruttato (Pratolini).

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