Shabby chic

Neologismi (2014)

shabby chic


(Shabby Chic) loc. agg.le inv. Stile di mobilio e di arredo caratterizzato dall'utilizzo di materiali opportunamente anticati, con l'intento di creare una sensazione di elegante trasandatezza. ◆ Ed è qui, in una grande casa di quelle che le riviste di arredamento definirebbero shabby chic, di un' eleganza disordinata e molto disinvolta, passa le sue lunghe estati Jules Feiffer, protagonista dell' intellighenzia di sinistra nuovayorkese, cartoonist eccellente […]. (Irene Bignardi, Repubblica, 25 agosto 2006, p. 49, Cultura) • Il nome del nuovo ristorante ha una sua curiosa origine storica, che è ampiamente spiegata nel loro bel sito, nel quale scopriamo anche (scusate, ma siamo poco modaioli) che lo stile del locale è Shabby Chic, ovvero un elegante volutamente trasandato, o come dice internet: «è uno stile di interior design che utilizza materiali per lo più di reciclo o opportunamente anticati». (Helmut Failoni, Corriere.it, 8 febbraio 2013, Bologna, Delikatessen) • Da una settimana ho imparato una nuova espressione (immagino con dieci anni di ritardo). È "shabby chic". Shabby chic, avete presente? D'accordo: neanche io, fino a una manciata di giorni fa, ne conoscevo il significato. Da quel che ho capito, descrive quei posti scrostati ad arte, con vecchie dispense consunte all'uopo, tavolacci da campagna precisamente rovinati, pareti perfettamente mal intonacate. (Luca Iaccarino, Repubblica.it, 30 maggio 2014, Torino, Cronaca).

Espressione ingl. composta dagli agg. shabby ('consunto, logoro') e chic ('chic, elegante, alla moda').

Già attestato nella Repubblica del 29 ottobre 1995, p. 18, Cronaca (Natalia Aspesi).