Sienite

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sienite


s. f. [dal nome di Siene, antica città dell’Alto Egitto, sulla destra del Nilo, l’odierna Assuan]. – In petrografia, nome generico di rocce eruttive intrusive prive o poverissime di quarzo, caratterizzate dall’associazione di un feldspato alcalino, di solito ortoclasio, cui si accompagna, talora, un plagioclasio, con uno o più minerali femici del gruppo delle miche, degli anfiboli o dei pirosseni, a struttura di solito granulare; sono rocce molto diffuse (in Italia nel Biellese, nel Bresciano e in Sardegna), resistentissime alle pressioni, agli agenti atmosferici, alle abrasioni, che trovano impiego in pavimentazioni stradali, nella costruzione di basamenti e colonne, e, lucidate, in rivestimenti ornamentali. Le s. alcali-calciche o comuni, contenenti oltre l’ortoclasio anche un plagioclasio, assumono spesso il nome del minerale femico prevalente: s. micacee, anfiboliche, pirosseniche; poco diffuse sono le s. alcaline, caratterizzate da abbondanza di feldspati potassici o sodici, cui si riconnettono le s. eleolitiche, contenenti anche il feldspatoide nefelina nella varietà eleolite. S. d’Egitto (o granito rosa di Assuan), granito anfibolico di cui sono fatti gli obelischi egiziani, compresi quelli portati a Roma.