Sìsmico

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sismico


sìsmico agg. [der. del gr. σεισμός: v. sismo] (pl. m. -ci). – Attinente ai sismi e alla sismologia: fenomeni, movimenti s.; area (o zona) s., regione della superficie terrestre nella quale si manifestano più o meno frequentemente movimenti sismici; carta s., quella che riporta la distribuzione geografica di una determinata manifestazione sismica. Con riferimento alle tecniche da seguire per individuare e precisare la possibilità del verificarsi di terremoti (rischio s.) in una determinata zona, e per ovviare in parte agli effetti dei terremoti stessi: classificazione s. del territorio; osservatorî s.; carte di rischio sismico; cataloghi s., repertorî ordinati cronologicamente in cui sono riportate le caratteristiche delle scosse sismiche e dei loro effetti in una determinata zona; normativa s., il complesso delle norme cui bisogna attenersi nella costruzione di nuovi edifici e nella ristrutturazione di vecchi fabbricati in terreni soggetti a sismi; ingegneria s., il complesso delle questioni attinenti al modo di realizzare opere d’ingegneria in zone sismiche. In partic.: precursore s., ogni segno rilevato sulla superficie terrestre che denoti un accumulo di tensione nelle zone sottostanti la zona interessata, della cui valutazione viene tenuto conto nei tentativi di previsione dei sismi; lampo s., rombo s., rispettivam. bagliore e boato che accompagnano talvolta i terremoti; onde s., in generale, le onde elastiche che si propagano dall’epicentro di un terremoto: si dividono in onde s. di volume, che viaggiano all’interno della Terra, e onde s. superficiali, che si propagano, anche su lunghe distanze, negli strati di roccia prossimi alla superficie; in partic., onde s. di tipo P (o onde prime), onde di volume che agiscono in senso longitudinale, dilatando e comprimendo le rocce lungo la direzione di propagazione; onde s. di tipo S (o onde secondarie), onde di volume che producono nella massa rocciosa oscillazioni trasversali rispetto alla direzione di propagazione; raggi s., le direttrici di propagazione delle onde sismiche; scala s., in geofisica, gradazione con la quale, spec. in passato, si valutava, basandosi sugli effetti prodotti nei centri abitati, l’intensità delle scosse di un terremoto: molto usata la scala Mercalli, inizialmente divisa in 10 gradi, poi portati a 12, cui oggi si preferisce la scala delle magnitudo (scala Richter), su base fisica rigorosamente oggettiva (v. magnitudine). ◆ Avv. sismicaménte, dal punto di vista sismico, per quanto riguarda i sismi: zone sismicamente attive.