Sospètto²

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sospetto2


sospètto2 s. m. [deverbale di sospettare; cfr. lat. suspectus -us «il guardare in alto, dal di sotto»]. – 1. Dubbio, più o meno fondato, nei riguardi di persone e del loro comportamento, in merito a cose, fatti e circostanze: avere, nutrire un s., dei s.; dare, destare s.; essere, venire in s., sospettare (ma essere, venire, cadere in s. di qualcuno o a qualcuno, essere sospettato); s. lieve, grave, giustificato, ingiustificato, assurdo. In partic., dubbio, presunzione che una persona sia responsabile di un delitto o di una grave colpa, o che un fatto, un comportamento rivesta carattere di reato o comunque di colpevolezza: la polizia ha dei s. su un pregiudicato; il suo strano atteggiamento ha messo in s. gli agenti; v’è il s. che si tratti di omicidio e non di morte accidentale; non aveva mai avuto alcun s. sull’infedeltà della moglie, o che la moglie gli fosse infedele. 2. Dubbio ansioso, timore, presentimento di pericolo e danni gravi o più gravi: avere dei s. sull’onestà di un proprio dipendente, sulla serietà di una ditta; ha il s. atroce di avere un male inguaribile; ho il s. che vi sia sotto un inganno, un tranello; chi è in difetto è in s. (prov.), chi ha compiuto del male teme sempre di essere scoperto e punito, oppure crede capaci di compierlo anche gli altri. 3. a. Paura, timore: gridavan sì alto, Ch’i’ mi strinsi al poeta per sospetto (Dante); stetti con grandissimo s. che fosse morto (Leopardi). b. Dubbio, esitazione; incertezza o ignoranza in merito a un particolare problema: a così alto sospetto Non ti fermar (Dante). ◆ Dim. sospettùccio.

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