Spedizióne

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spedizione


spedizióne s. f. [der. di spedire; dal lat. expeditio -onis, che aveva anche altri sign., ma non quello di «invio», deriva soltanto quello di impresa militare (da expedire nell’accezione di «allestire»)]. – 1. a. L’atto e l’effetto dello spedire, il fatto di essere spedito, cioè inviato a un determinato destinatario per mezzo dei servizî postali o di altri servizî di trasporto, anche informatici: la s. di un pacco, di una lettera, di una cassa di libri, di una valigia; s. di una raccomandata all’ufficio competente; s. per posta, per corriere, per via aerea, per mare, per e-mail (o per posta elettronica); spese di spedizione. Con il sign. generico di invio, nel linguaggio giudiziario, s. di una causa a sentenza, atto processuale con cui il giudice, ritenendo una causa matura per la decisione, esprime il parere di pronunciare il provvedimento finale emanando la relativa sentenza; s. del titolo in forma esecutiva, applicazione su sentenze, provvedimenti dell’Autorità giudiziaria, atti ricevuti da notai o altri pubblici ufficiali della formula dettata dall’art. 475 del codice di procedura civile, in virtù della quale i predetti documenti acquistano il valore formale di titoli per l’esecuzione forzata: la spedizione del titolo può effettuarsi solo alla parte a favore della quale fu pronunciato il provvedimento e deve contenere in calce l’indicazione della persona alla quale è spedita. b. In partic., operazione di trasporto di una cosa, commissionata a un vettore terrestre, marittimo, aereo, ecc.; contratto di s., contratto, che costituisce una forma di mandato senza rappresentanza, con il quale lo spedizioniere assume l’obbligo di concludere, in nome proprio e per conto del mandante, un contratto di trasporto e di compiere le operazioni accessorie; casa di s., l’impresa che assume con mezzi proprî o altrui l’incarico del totale o parziale trasferimento delle merci e svolge le operazioni accessorie e connesse di imballaggio, ricezione, pratiche doganali, ecc.; ufficio di s., l’ufficio istituito nelle grandi imprese che svolge per le proprie merci le funzioni di una casa di spedizione; s. in dogana, l’insieme delle operazioni e formalità doganali da espletare per l’entrata e l’uscita delle merci dalla cinta doganale dello stato; s. del corriere, complesso di operazioni di chiusura, affrancatura, inoltro delle lettere, plichi e pacchi, e in genere della corrispondenza, che si svolge giornalmente nelle aziende di una certa importanza. Nella pratica mercantile, lo stesso che imbarco (v.). 2. a. Impresa, attuata spec. per scopi militari o scientifici, che comporta il trasferimento organizzato di più persone da un luogo a un altro: la s. di Alessandro Magno in Asia Minore; la s. di Napoleone in Russia; la s. dei Mille; s. geografiche, oceanografiche, archeologiche; il polo Nord fu raggiunto dalla s. di Peary nel 1909; la s. italiana sul K2 nel 1954; la prima s. scientifica sulla luna. In alpinismo, l’insieme di uomini e di mezzi (materiali, equipaggiamento, viveri) necessario alla conquista di una vetta di elevata altitudine in terre lontane; in partic. si definisce s. leggera quella composta da un gruppo ristretto di alpinisti (4-5 al massimo) i quali, rinunciando a forme complesse di organizzazione (comportanti spesso uno stravolgimento degli originarî valori sportivi ed etici), impieghino pochi portatori e solo per il tratto iniziale del percorso, cioè fino al primo campo («campo base»), e non facciano uso di bombole di ossigeno se non per necessità mediche. b. Per estens., azione violenta compiuta da gruppi di persone armate: una s. di teppisti contro una banda rivale; le s. punitive dei fascisti (v. anche punitivo). c. In usi fam. e scherz., puntata in un luogo da parte di più persone: che ne dite di una s. in centro?; anche, visita inattesa compiuta in gruppo: per finire la serata abbiamo fatto una s. in casa di un’amica. 3. a. Al plur., spedizioni, con valore concr. nel linguaggio marin., l’insieme di tutti i documenti di bordo – doganali, sanitarî, consolari – che definiscono una nave mercantile e le sue condizioni in un determinato momento. b. ant. Bolletta doganale con cui si autorizza l’uscita delle merci dalla dogana.