Stantuffo

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stantuffo


s. m. [voce di etimo incerto, forse connessa con il ted. stampfen «pestare, pigiare»]. – Organo meccanico di sezione circolare che scorre con moto rettilineo alternativo nell’interno di un cilindro, per ricevere (macchine motrici) o esercitare (macchine operatrici) una spinta nei confronti del fluido contenuto nel cilindro, assicurando nello stesso tempo la tenuta del fluido per mezzo di guarnizioni e fasce elastiche: s. a semplice effetto, che lavora su una sola faccia (come nei comuni motori a combustione interna), per lo più del tipo a campana o a fodero (detto più comunem. pistone), cavo e collegato alla biella con uno spinotto passante; s. a doppio effetto, che lavora su tutte e due le facce (come nelle macchine a vapore e in alcune pompe), a disco piano o a doppia parete con cavità interna; s. tuffante (nelle presse e negli accumulatori idraulici), costituito da un elemento cilindrico a superficie continua di diametro notevolmente inferiore rispetto a quello del cilindro, senza fasce elastiche ma con speciali guarnizioni.

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