Stòria

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storia


stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione ordinata di fatti e avvenimenti umani del passato, quali risultano da un’indagine critica volta ad accertare sia la verità di essi, sia le connessioni reciproche per cui è lecito riconoscere in essi un’unità di sviluppo (così definita, la storia si contrappone alla cronaca, che è invece esposizione, per lo più non critica, di fatti nella loro semplice successione cronologica): il padre della s., lo storiografo greco Erodoto (5° sec. a. C.), che fu il primo a usare il termine, nella sua accezione etimologica, nell’espressione ἱστορίης ἀπόδεξις «esposizione della ricerca»; la musa della s., nell’antichità classica, Clio; passare alla s., con riferimento a personaggi ed eventi che, per la loro importanza, sono destinati a esser ricordati dai posteri (l’espressione si usa talvolta anche nell’uso fam., con iperbole scherz.: questa tua frase passerà alla s.!); fatti che attendono il giudizio della s., di cui i contemporanei non possono ancora giudicare spassionatamente, e che solo in epoche successive saranno valutati dagli storici; essere degno della s., meritare di essere ricordato negli anni futuri. In partic.: a. In senso stretto, narrazione di fatti d’ordine politico, militare, economico (in questo sign. il termine può essere accompagnato da specificazioni che ne limitano il campo dal punto di vista cronologico, geografico, religioso, ecc.): la tradizionale divisione della s. in antica, medievale, moderna, contemporanea; s. universale; s. patria; s. orientale, greca, romana; s. inglese, francese; s. d’Italia; s. degli Stati Uniti d’America; s. sacra, quella contenuta nelle Sacre Scritture (in opposizione a s. profana); con riferimento a singoli eventi storici: s. della Rivoluzione francese, del Risorgimento italiano; e a singoli argomenti: la s. della società feudale, delle Crociate; se avessimo la s. delle antiche leggi de’ popoli, avremmo la s. de’ fatti antichi delle nazioni (Vico). Come materia d’insegnamento: lezione di s.; cattedra di s. e filosofia nei licei; esame di s.; laurearsi in s. moderna; testo di s. per la scuola media. Come titolo di opere storiche: S. d’Europa; S. d’Italia dalla caduta dell’Impero Romano all’età moderna; S. della Repubblica di Venezia; o come indicazione generica, accompagnata da un complemento che specifica l’autore dell’opera stessa: ho letto la s. del Cantù, del Botta; la s. del Michelet; anche al plur.: le s. di Tucidide, di Livio. b. Genericam., indagine storica (spesso al plur., quasi a esprimere la molteplicità degli eventi che sono oggetto di storia): o Italiani, io vi esorto alle storie, frase pronunciata da Ugo Foscolo nell’orazione inaugurale del corso di letteratura a Pavia (1809). c. In senso lato, il termine, accompagnato da una determinazione, indica lo studio, la descrizione nel corso del tempo di ogni fatto (istituzione, lingua, scienza, disciplina e sim.) che sia comunque soggetto a un divenire: s. della civiltà, della cultura; s. della letteratura; s. della grammatica e della lingua italiana; s. dell’arte (e in partic.: s. della pittura, dell’architettura, ecc.); s. della filosofia; s. delle scienze (e in partic.: s. della medicina, della fisica, della chimica, ecc.); s. delle scienze economiche, del diritto, del diritto romano; s. del cristianesimo, della Chiesa; s. dell’arte militare; s. della moneta; s. della moda; s. della storiografia, in quanto si studiano nel loro evolversi i metodi e le concezioni storiche. S. quantitativa, indirizzo storiografico che privilegia l’elemento quantitativo nella descrizione e nell’analisi storica; sviluppato già in parte nel sec. 19° dagli storici dell’economia che si occuparono dell’evoluzione di prezzi, canoni, salarî, si è diffuso notevolmente nel Novecento spec. in Francia, grazie allo sviluppo della demografia storica e soprattutto all’adozione del computer per la schedatura e il trattamento dei dati, che ha permesso lo spoglio di documentazioni assai estese (provenienti da archivî come quelli parrocchiali o notarili, o quelli dell’amministrazione militare o giudiziaria) e l’elaborazione dei dati in tempi relativamente brevi e con risultati più sicuri. S. della mentalità, espressione con cui è comunem. indicato un indirizzo storiografico diffusosi a partire dagli anni ’60 del Novecento, ma promosso in Francia già negli anni ’30 dello stesso secolo, in polemica con la storiografia dai suoi stessi promotori definita evénementielle («cronachistica»), che assumeva come oggetto storico il fatto, l’evento puntuale piuttosto che il processo di lunga durata. Storia di vita, metodo di ricerca dell’antropologia culturale e della sociologia che si vale della registrazione delle vicende di un individuo o anche di una famiglia, quale fonte di documentazione e di analisi. d. Storia naturale, espressione usata fin dall’antichità, con sign. vicino a quello originario di «ricerca, indagine», per indicare le scienze naturali nel loro insieme e soprattutto nel loro aspetto descrittivo: Storia Naturale (lat. Naturalis Historia) è anche titolo della grande opera di erudizione enciclopedica di Plinio il Vecchio. 2. Il susseguirsi dei fatti e degli avvenimenti che sono o possono essere oggetto di ricerca ed esposizione da parte della storia (quando occorra evitare confusione, la storia come indagine e narrazione si denomina storiografia): la s. moderna si può far cominciare con la scoperta dell’America; un avvenimento d’importanza fondamentale nella s. d’Italia; al mondo oggi da questo Luogo incomincia la novella storia (Carducci); anche con uso assol.: i principî, le idee, le necessità che dominano, determinano, governano la s.; la s. è maestra di vita (v. historia magistra vitae); filosofia della s., v. filosofia, n. 1. Talvolta anche per sottolineare la verità e la realtà di certi fatti (in opposizione a invenzione, creazione fantastica e sim.): Del romanzo storico e, in genere, de’ componimenti misti di s. e d’invenzione, titolo di un importante saggio di A. Manzoni, pubblicato nel 1845; per s. romanzata, v. romanzare. Nel linguaggio com.: questa è s.!, sono fatti veri, accertati, reali. 3. a. Séguito di vicende, personali o relative a un fatto particolare, d’interesse circoscritto, che siano oggetto di un racconto ordinato: ti voglio raccontare la s. della mia vita; la s. della sua giovinezza è molto interessante; tutta la sua esistenza è una s. di dolori e delusioni; è una s. penosa che ricordo con dolore; è stata una s. divertente, e vale la pena di raccontarvela; è una lunga s., una s. poco pulita, una s. sporca; come intentamente ascolta e nota La lunga istoria de le pene mie (Petrarca); cominciatasi dal capo gli contò la s. infin la fine (Boccaccio). Più genericam., vicenda, successione di avvenimenti: vorrei dimenticare questa s.; il momento più divertente di tutta la s. fu quando ...; e intanto mi tocca andar con lui! in quel castello! Oh che storia! che storia! che storia! (Manzoni). Sempre in senso generico, nell’uso com., seguito di fatti (anche non importanti), in quanto se ne abbia conoscenza e siano tra loro concatenati: la cosa, come sentirete, ha una sua storia. Analogam., nel linguaggio scient., la somma delle vicende fisico-chimiche di un sistema materiale in momenti precedenti a quello in cui viene esaminato, la cui conoscenza è sempre utile e in molti casi è indispensabile per interpretare correttamente il suo stato presente e prevedere il suo comportamento futuro (sign. analogo ha l’espressione s. di una grandezza). b. Sono frequenti, nel linguaggio com., le espressioni negative seguenti: senza storia, detto di ciò che manca di eventi significativi, degni di essere riferiti o raccontati (una vita triste e senza storia); non avere (più) storia, perdere interesse a causa dell’esito scontato in anticipo (dopo il primo gol la partita non ha più avuto s.; il film, dopo l’inizio, non ha storia). 4. Racconto di un insieme di vicende e avvenimenti, reali o immaginarî: la s. dei paladini di Francia; ho letto una s. incredibile; questa è la breve s. del nostro amore; anche, racconto inventato, favola: mi racconti una s.?; la nonna ci narrava spesso la s. di Pollicino; è la s. di un burattino di legno. 5. In espressioni fig. dell’uso fam.: a. Faccenda, questione: questa è un’altra s., è tutt’altra s.; è (sempre) la solita s., di cosa per lo più spiacevole che si ripete con monotonia (è la solita s., anche oggi hanno litigato); questa s. deve finire; questa s. non può più andare avanti. b. Affare (seguito da una specificazione): è una s. di soldi, d’interessi; non sono più amici per una s. di donne. c. Cosa inventata, racconto bugiardo, fandonia: quello che dici è solo una s., chi vuoi che ci creda?; spesso al plur.: sono storie, sono tutte s.; racconta un sacco di storie; le cose stanno così, altro che storie!; non sono storie, queste!, sono fatti veri; anche come esclam., storie!, per significare che non si crede a quanto viene detto da una persona. d. Al plur., smancerie, smorfie, discussioni, resistenze e sim. che si fanno per sottrarsi a un obbligo o a una situazione non desiderata o comunque spiacevole: non facciamo storie, dimmi sì o no; mangia la minestra, senza (fare) tante storie! Anche, problemi, complicazioni, equivoci, incomprensioni e sim.: vorrei evitare storie; mi dispiacerebbe che per causa mia sorgessero delle storie in famiglia; so che nel corso del lavoro ci sono state diverse s.; o difficoltà improvvisa: che cosa sono, ora, queste storie? e. Cosa complicata, lunga o difficile a raccontarsi: quando deve partire, per fare i bagagli è una s. che non ti dico!; per scusarsi con noi ha montato tutta una storia. f. Cosa nuova, o mai vista o sentita prima: che s. è questa? g. Relazione amorosa, nell’espressione avere una s. (con qualcuno): ha una s. con un ragazzo straniero; hanno avuto una lunghissima storia, poi si sono lasciati; ha avuto anche lui le sue storie. 6. a. Raffigurazione pittorica o plastica di un fatto: pittore di storie, di soggetti storici. b. In senso più concr. e determinato, singola scena raffigurata in pittura o scultura: la parete è affrescata con storie del Vecchio Testamento, con la s. della Croce; per avvisar da presso un’altra istoria, Che di dietro a Micòl mi biancheggiava (Dante), che era scolpita nel marmo dietro la figura di Micol; D’una pietosa istoria e di devote Figure la sua stanza era dipinta (T. Tasso). ◆ Dim. storièlla, anche con sign. proprio (v. la voce); dim. e spreg. storiétta, spec. come libro o testo di storia molto semplice, mediocre; pegg. storiàccia, una vicenda brutta, triste.