Strumentale

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strumentale


(letter. istrumentale, ant. instrumentale) agg. [der. di strumento]. – 1. Eseguito, attuato per mezzo di strumenti: a. Con riferimento a strumenti di misura: osservazioni, rilievi, dati s.; in aeronautica, volo s. (detto anche volo cieco), navigazione aerea guidata dai soli strumenti e apparati di bordo o anche di terra: utilizzato in passato nei casi di scarsa o nulla visibilità (nebbia, nubi, ecc.), è ormai normale nelle aerovie, essendo il volo a vista limitato ai piccoli aerei da turismo; in marina, navigazione s. (locuz. poco usata), che si serve di sistemi di radionavigazione o inerziali. In chimica, analisi s., eseguita con strumenti (come il gascromatografo, lo spettrofotometro, lo spettrografo, il potenziometro, ecc.). b. Con riferimento a strumenti musicali: musica s., destinata all’esecuzione per mezzo di strumenti (contrapp. a musica vocale, da eseguire con la voce); concerto vocale e s., che ha in programma pezzi cantati e pezzi per sola orchestra; complesso vocale e s., di cantanti e suonatori; tecnica s., relativa all’uso di strumenti musicali. c. Numerazione s., sistema di numerazione che si basa sulla rappresentazione dei numeri mediante oggetti materiali (tacche su bastoni, pietruzze, nodi su funi, indigitazione, ecc.). 2. Che ha funzione, esclusiva o prevalente, di strumento, che è usato come strumento: a. Nella filosofia scolastica, causa s. (a differenza della causa principale, che produce un effetto per virtù propria e proporzionata alla sua natura), causa la cui virtù propria e naturale viene adoperata dalla causalità efficiente di un altro agente, risultandone un effetto che essa non potrebbe produrre di per sé: la forza dunque non fu cagione movente ... ma fu cagione instrumentale, sì come sono li colpi del martello cagione del coltello, e l’anima del fabbro è cagione efficiente e movente (Dante). b. In economia, bene s., bene utilizzato per produrre un altro bene o servizio, sia che si estingua totalmente in un solo atto di produzione, come una materia prima (bene s. a fecondità semplice), sia che possa invece essere utilizzato più volte, come una macchina (bene s. a fecondità ripetuta, detto anche bene capitale). c. Negli ordinamenti scolastici, lingua s., quella usata nell’insegnamento, e non insegnata come seconda o terza lingua (distinzione rilevante soprattutto nelle scuole delle minoranze linguistiche). d. Detto di ciò che è concepito e attuato non per il suo scopo più immediato, ma per un secondo fine e per un interesse non dichiarato: è uno sciopero s., organizzato per mettere in crisi il governo; talvolta la stampa fa un uso s. degli scandali politici. 3. In grammatica, caso s. (anche come s. m., lo strumentale), caso della declinazione indoeuropea, che esprime il concorso di persone, cose o circostanze allo svolgimento dell’azione, e in partic. il mezzo e lo strumento con cui si agisce; proposizione s., proposizione dipendente indicante il mezzo con il quale si ottiene ciò che è affermato nella proposizione principale, espressa per lo più in forma implicita, col gerundio o con l’infinito (questo introdotto da con, a forza o a furia di): errando s’impara; a forza di insistere qualche cosa otterremo; a furia di risparmiare è riuscito a farsi un bel gruzzolo. ◆ Avv. strumentalménte, in modo strumentale: atterraggio guidato strumentalmente; un normale controllo di frontiera è stato strumentalmente interpretato.