Sviluppo

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sviluppo


s. m. [der. di sviluppare (deverbale a suffisso zero)]. – 1. a. L’azione di sviluppare, il fatto di svilupparsi e di essere sviluppato; il procedimento e il modo con cui si attua; aumento, accrescimento o incremento: lo s. di un centro urbano; s. della produzione agricola o industriale, delle attività commerciali; s. (o promozione) delle vendite; promuovere lo s. del turismo; il progressivo s. dei prodotti alimentari surgelati; lo s. delle linee aeree, della telematica. Con usi e sign. scient. e tecn. più precisi: s. economico, la situazione di un paese, di una regione o di un’area geografica in cui si registra una crescita, nel tempo, delle principali grandezze economiche (prodotto lordo e netto, investimenti, occupazione, reddito pro capite), alla quale si accompagna una continua innovazione delle tecnologie impiegate nella produzione di beni e servizî; teorie dello s., le diverse spiegazioni che sono state formulate di tale fenomeno, le cui cause fondamentali sono state di volta in volta individuate nell’accumulazione della ricchezza sotto forma di capitale (come nelle teorie classiche), nell’attività innovativa dell’imprenditore-capitalista, o nell’equilibrio tra l’accrescimento della produttività e della domanda aggregata (come nelle teorie keynesiane); modelli di s., schemi formali che, partendo da determinate ipotesi teoriche, rappresentano in termini quantitativi l’andamento nel tempo di due o più gruppi di grandezze economiche, al fine di individuare le condizioni ottimali dello sviluppo e, su questa base, di formulare determinate politiche di s.; s. sostenibile, locuzione con la quale si indica una strategia di sviluppo tecnologico e industriale che tenga conto, nello sfruttamento delle risorse e nelle tecniche di produzione, delle condizioni e delle compatibilità ambientali; polo di s., centro abitato o zona che, per la sua rilevanza industriale, assicura da solo lo sviluppo economico di tutto il territorio circostante; enti di s., gli enti cui sono affidati, nella riforma fondiaria, i compiti di bonifica e di trasformazione dei terreni; ricerca e s. (in sigla R&S o, con riferimento alla locuz. ingl. research and development, R&D), branca della ricerca scientifica svolta, sia all’interno di istituzioni pubbliche sia di imprese private, con l’intento di realizzare innovazioni tecnologiche e spec. di favorirne l’applicazione nei diversi settori dell’economia; paesi in via di sviluppo, espressione con cui si designa un elevato numero di paesi (soprattutto del cosiddetto Terzo Mondo, e in passato anche quelli produttori di petrolio, materie prime e manufatti), in molti casi di recente indipendenza politica, la cui situazione economica si caratterizza per il basso reddito reale pro capite, per l’arretratezza delle tecniche produttive e per la minima disponibilità di capitale (l’espressione tende a sostituire quelle, precedenti, di paesi sottosviluppati o arretrati). In partic., nel linguaggio bancario: banche di s., denominazione generica degli istituti di credito a lungo termine che mirano a finanziare lo sviluppo economico di paesi o regioni, svolgendo un’importante opera di coordinamento delle iniziative di ampio respiro nella programmazione produttiva o nella pianificazione nazionale; ufficio sviluppo, ufficio che compie il lavoro di espansione e di penetrazione inteso ad aumentare il numero dei clienti e ad allargare la zona di lavoro della banca medesima; credito di s., credito che la banca concede di propria iniziativa a favore di importanti imprese o imprenditori con cui desideri allacciare o intensificare rapporti di affari, senza esserne stata richiesta o sollecitata. b. Processo attraverso il quale una persona raggiunge la sua forma fisica e psichica definitiva: avere uno s. fisico (o psichico) normale, regolare, ritardato; l’età dello s., della crescita e, in partic., della pubertà; s. dell’intelligenza, delle capacità critiche, della personalità. c. Con riferimento a fatti e fenomeni, insorgenza e manifestazione: prevenire lo s. di incendî; frenare lo s. di un’epidemia; s. di calore, di gas, di vapori. d. Con riferimento a operazioni astratte, svolgimento e approfondimento: lo s. di un concetto, di un argomento, di un tema narrativo; dare maggiore s. alle premesse o alle conclusioni di una ricerca scientifica, di un saggio critico. 2. In zoologia e botanica, la serie dei cambiamenti che si verificano in un organismo da uno stato semplice a uno più complesso; in partic., s. embrionale, l’insieme dei cambiamenti che hanno inizio nell’uovo fecondato dei metazoi e si compiono, attraverso varie tappe e stadî consecutivi di organizzazione sempre più complessa, con la realizzazione della forma e dell’organizzazione del nuovo individuo (si distingue lo s. diretto, se il nuovo organismo ha già l’aspetto complessivo dei genitori, da quello indiretto, se ne differisce completamente, essendo ancora allo stadio di larva, e, per raggiungere l’aspetto definitivo, deve passare attraverso varie metamorfosi); s. post-embrionale, quello dell’organismo fino al raggiungimento della condizione di adulto. 3. Nella tecnica fotografica, l’operazione mediante la quale si rende visibile l’immagine latente contenuta in un’emulsione sensibile, dopo che il materiale fotografico è stato impressionato dalla luce: consiste essenzialmente in una reazione chimica che, tramite un processo di riduzione, trasforma in argento metallico l’intero granulo di alogenuro di argento, amplificando così enormemente l’azione della luce che aveva innescato il processo solo per poche molecole. In partic.: pellicola a s. istantaneo, materiale sensibile composito, in cui è inserito un sottile strato di sostanza chimica che entra in azione subito dopo l’esposizione, all’atto dell’estrazione della pellicola stessa dall’apparecchio fotografico; bagno di s., soluzione in cui avviene lo sviluppo chimico, contenente di solito, oltre a una o più sostanze che effettivamente danno luogo allo sviluppo (rivelatori), una sostanza che protegge queste dall’ossidazione, un’altra (acceleratore) che aumenta l’energia dei rivelatori e ne accelera l’azione, e un’altra ancora che ne rende regolare l’azione in tutta la profondità dello strato di emulsione (moderatore): è detto bagno di s. normale se non presenta speciali requisiti; finegranulante, o a grana fine, se agisce in modo da limitare la grossezza dei granuli dell’emulsione, spec. quando si richiedono forti ingrandimenti; a inversione, se agisce sull’immagine di emulsione trasformandola da negativa in positiva; cromogeno, se (nelle emulsioni a colori) dà luogo alla formazione dei colori. 4. In musica, procedimento per il quale un tema o un soggetto musicale si svolge in un discorso che si sostanzia nei motivi interni al tema o soggetto stesso: nella composizione propriamente monodica lo sviluppo avviene per continuità e libertà di volute melodiche; nella polifonia, per elaborazioni contrappuntistiche di un dato soggetto; nella composizione sonatistica o sinfonica, per vicende dialettiche insorgenti tra l’uno e l’altro dei temi, e anche tra l’uno e l’altro dei motivi interni di ogni tema. In partic., nell’ambito della forma-sonata di età classica, lo sviluppo è la sezione centrale del brano, compreso tra l’«esposizione» e la «ripresa». 5. a. Nella geometria elementare e differenziale, l’operazione di distendere una superficie sopra un piano senza alterare la lunghezza delle sue linee e l’ampiezza dei suoi angoli; anche la figura piana ottenuta: lo s. di un cono, di un poliedro (le superfici che ammettono uno sviluppo sono dette sviluppabili). b. In cartografia, s. conico, lo stesso che proiezione conica. c. In aritmetica e in algebra, s. di un’espressione, l’espressione che si ottiene eseguendo esplicitamente le operazioni indicate (analogam., s. di un determinante, ecc). d. In analisi matematica, s. in serie di una funzione, determinazione di una serie che abbia come somma la funzione data. e. Con altro sign., concreto, in matematica, s. decimale di un numero non intero, la successione delle cifre che compaiono dopo la virgola.TAV.