Terróre

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terrore


terróre s. m. [dal lat. terror -oris, der. di terrere «atterrire»]. – 1. a. Sentimento e stato psichico di forte paura o di vivo sgomento, in genere più intenso e di maggiore durata che lo spavento: suscitare, incutere t.; vista, scena, spettacolo che riempie (o che riempie l’animo) di t.; fu invaso da invincibile t.; era sopraffatto dal t.; i suoi occhi rivelavano il t., erano pieni di t.; sembrava pazzo dal t.; il t. non gli permetteva di articolare parola; comandare, governare col t.; racconti, film del t., basati su fatti, situazioni fortemente impressionanti; strategia del t., nel linguaggio giornalistico (v. strategia, n. 2 a). Con compl. di specificazione oggettiva: il t. della morte, del contagio, della peste, ecc. Nel linguaggio medico, t. notturno, espressione (corrispondente al lat. scient. pavor nocturnus) che indica il risveglio improvviso e agitato del bambino dopo poche ore dall’inizio del sonno, dovuto probabilmente ad allucinazioni terrifiche avute in sogno, verso le quali egli assume un atteggiamento di difesa, senza tuttavia riprendere coscienza e non serbando poi ricordo, al risveglio, del disturbo sofferto. b. Con valore causativo, persona o cosa che incute terrore: con la sua ferocia sanguinaria, era il t. dei nemici; briganti che sono il t. della regione; un professore severissimo, t. di tutta la classe; Per entro i colli rintronano i corni Terror del cavrïol (Foscolo); di qua una matrona, t. delle sue cameriere; di là un abate, t. de’ suoi monaci (Manzoni). 2. Nella storiografia, il Terrore, il periodo (e quindi anche il regime) della rivoluzione francese che va dal 31 maggio 1793 (espulsione dalla Convenzione dei Girondini) al 9 termidoro, cioè al 27 luglio, 1794 (caduta di Robespierre). Terrore bianco (dal colore bianco della bandiera dei Borboni di Francia), il periodo della furiosa reazione monarchica che si ebbe in Francia con la seconda Restaurazione, dopo i Cento giorni (1815). Per estens., periodo dittatoriale caratterizzato da una feroce persecuzione degli avversarî politici.