Tìngere

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tingere


tìngere (ant. tìgnere) v. tr. [lat. tĭngĕre] (io tingo, tu tingi, ecc.; pass. rem. tinsi, tingésti, ecc.; part. pass. tinto)]. – 1. a. Fare assumere a qualche cosa un colore diverso da quello che aveva in origine, immergendola in un bagno di colore, o anche sovrapponendo uno strato di colore, per lo più uniforme: t. la lana, la seta, un tessuto, una pezza, un abito, un cappotto, un paio di scarpe; t. di rosso, di verde, di blu, o in marrone, in nero; faremo t. di celeste le pareti della cucina; sostanze per t. il vetro. In partic., tingersi i capelli, la barba, con apposite tinture per cambiare il colore naturale o per nascondere la canizie; tingersi le labbra, col rossetto; con sign. analogo il rifl. tingersi, usato assol., truccarsi, colorare le labbra, le guance, le ciglia con opportuni cosmetici, oppure darsi abitualmente una tintura per i capelli o la barba. b. Macchiare, insudiciare: scrivendo si è tinto le dita d’inchiostro; aveva la faccia tinta di vernice; modo prov., come disse la padella al paiolo: fatti in là che mi tingi (v. paiolo1). In senso fig., nell’uso poet., macchiare: E di crudele immagine La tua bellezza tinse (Parini); t. di sangue, indicando il luogo in cui si versa del sangue: Noi che tignemmo il mondo di sanguigno (Dante); bagnare: E colle labbra tinte di veleno Baciollo (Poliziano). 2. fig. a. letter. Colorare, con riferimento ai colori che le cose assumono naturalmente: il sole al tramonto tingeva il cielo di rosso; una pura Luce che, mista allo splendor del sole, Tinge gli aerei campi [= i cieli] di zaffiro (Foscolo); frequente in questo senso l’intr. pron.: la neve in lontananza si tingeva di rosa. Con riferimento al rossore del viso: Una medesma lingua pria mi morse, Sì che mi tinse l’una e l’altra guancia (Dante), mi fece arrossire; e come intr. pron.: Di santo sdegno il pio guerrier si tinse Nel volto (T. Tasso). b. Nell’intr. pron., riferito a sentimenti e stati d’animo che si mescolano e fondono con altri, conferendo a questi una particolare impronta: fatti che nel ricordo si tingono di melanconia; l’attesa si tingeva di speranza. ◆ Part. pass. tinto, anche come agg. (v. la voce).

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