Ùtile

Vocabolario on line

utile


ùtile agg. e s. m. [dal lat. utĭlis, der. di uti «usare»]. – 1. agg. a. Che può usarsi al bisogno, che può servire: oggetti u.; un apparecchio, uno strumento, un elettrodomestico u., molto u.; spazio u., effettivamente utilizzabile: lo spazio u. è di 100 metri quadrati; di sei stanze solo tre sono u.; un regalo utile. In partic., tempo u., quello entro il quale si può compiere un qualche atto e passato il quale lo stesso atto non è valido o non è possibile: arrivò in tempo u. per avvertirlo; è scaduto il tempo u. per presentare la domanda. b. Che reca o può recare vantaggio, profitto: servizio u.; ricerca u.; fare un lavoro u.; un rimedio, una cura u.; il tuo consiglio mi è stato utilissimo; la sua protezione ti potrà essere molto u. in seguito; partite u., risultato u., nelle cronache sportive, gli incontri vinti o pareggiati; specificando: è un esercizio u. per il fisico, per la memoria; esperienze u. per la formazione professionale; con reggenza di prop. finale: il soggiorno all’estero è quanto mai u. per apprendere le lingue straniere. Nel linguaggio scient. e tecn., qualifica attribuita a determinate grandezze, generalmente in relazione al fatto che queste (o gli effetti da esse prodotti) risultano vantaggiose per scopi particolari: per es., in una macchina è considerato «utile» il lavoro delle resistenze non passive, che vengono dette esse stesse resistenze utili. Con valore neutro in funzione predicativa, riferito a verbi all’infinito o a prop. soggettive: è u. conoscere in tempo queste notizie; sarà u. informarsi bene; credo sia u. che tu vada; mi torna u. agire così. c. In economia, bene u., bene ritenuto capace di soddisfare un bisogno provocando una sensazione piacevole o evitandone una dolorosa. Con sign. più generico, redditizio, che dà frutto: un’attività u.; professioni u.; impiego u. di un capitale; di un terreno agrario, superficie u., quella coltivata, contrapp. alla superficie incolta o avente comunque altra destinazione: questo progresso dell’agricultura equivalse dunque a un triplicamento della superficie u. (C. Cattaneo). d. Riferito a persona, che con la sua attività o con i suoi uffici è d’aiuto: è un collaboratore, un impiegato veramente u.; vorrei poterti essere u. nel tuo lavoro; è un uomo u., o che ti può essere u., tientelo perciò caro; se posso essere u. in qualche cosa ..., formula di cortesia con cui si offre il proprio aiuto. Per la locuz. u. idiota, nel giornalismo politico, v. idiota, n. 2. e. Nel linguaggio giur., che consiste nell’uso o riguarda l’uso, nell’espressione dominio u., il rapporto tra l’enfiteuta e il fondo (contrapp. al dominio diretto, quello esercitato dal concedente). 2. s. m. a. Cosa utile, vantaggiosa, o insieme di cose utili e vantaggiose: unire l’u. al dilettevole; mescolare l’u. al dolce, precetto oraziano (Ars poet. 343) fondamentale per ogni indirizzo di estetica pedagogica. b. Utilità, vantaggio materiale oppure intellettuale, morale: procurare l’u. dello stato; che u. ti viene dal comportarti così?; l’u. non è sempre in contrasto con l’onesto; vedo che non ricava, o che non trae, nessun u. dai miei insegnamenti, dalle mie lezioni; molti pensano più all’u. proprio che a quello della società; ve lo dico per il vostro utile. c. Guadagno, profitto: speri di ricavare qualche u. da quest’impresa?; a me non ne viene nessun u.; ricavo, interesse, frutto di una somma data in prestito: assai mercatanti avrebbe trovati che per piccolo u. ogni quantità di denari gli avrebber prestata (Boccaccio); è un investimento sicuro, ma che dà un u. modesto. In partic., nel linguaggio finanziario e contabile, l’eccedenza del totale dei ricavi sul totale dei costi di una o più operazioni commerciali o finanziarie o dell’intera gestione d’impresa: u. lordo, quando, nel computo dei costi sostenuti per produrlo, non si tiene conto delle spese e oneri di indiretta imputazione; u. netto, quando i costi sostenuti per produrlo sono comprensivi anche di tali spese. Spesso al plur.: dividere gli u. tra gli azionisti; partecipazione dei lavoratori agli u. delle imprese (v. partecipazione, n. 2); utili di congiuntura, guadagni realizzati in occasione di particolare congiuntura. Con il senso generico di guadagno, profitto, u. sperato, espressione che, nella pratica delle assicurazioni di merci, indica la maggiorazione operata sul costo di origine delle merci, per determinare il valore assicurabile delle stesse in considerazione del prevedibile e consuetudinario profitto che l’assicurato ritrarrebbe dalla loro vendita e che verrebbe a mancare in caso di sinistro. ◆ Avv. utilménte (ant. utileménte), in modo utile, con profitto materiale o morale, vantaggiosamente: impiegare utilmente il denaro, il proprio tempo; Vienne oramai, ché ’l tempo che n’è imposto Più utilmente compartir si vuole (Dante).

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