Versare¹

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versare1


versare1 v. tr. [lat. vĕrsare «voltare, girare», der. di vertĕre «volgere», part. pass. versus; nel sign. 2, dal fr. verser] (io vèrso, ecc.). – 1. a. Fare uscire il liquido contenuto in un recipiente, inclinando o rovesciando questo: v. l’acqua dal secchio, il vino dalla damigiana; più spesso, specificando anche dove si versa il liquido: v. l’olio nell’oliera; versarsi o farsi versare l’acqua sulle mani; v. il vino nel bicchiere (col senso di mescere, anche assol.: v. il vino, il tè, i liquori; versarsi due dita di vino; v. da bere); v. l’olio o l’aceto nell’insalata. Anche di cose solide, quando abbiano costituzione granulare o polverulenta, o siano comunque frammentate: v. il pietrisco, la sabbia sul viale; v. il grano, la farina dai sacchi. Raramente con compl. rappresentato dall’oggetto che si vuota rovesciandolo: Qual la faretra empiea de’ freschi fiori, Poi sovra il letto la venia versando (Poliziano). Servendosi di altri mezzi per il travaso (senza cioè dovere inclinare o rovesciare il recipiente): v. la minestra (dalla zuppiera nei piatti, con il ramaiolo). Con sign. più ampio: gli assediati versavano dalle mura olio bollente sugli assalitori; Orion dal cielo ... pioggia e nevi e gelo Sopra la terra ottenebrata versa (Parini), fa cadere, rovescia. b. Far cadere, spargere un liquido, o sostanze solide incoerenti, fuori da un recipiente senza averne la volontà, per sbadataggine, per inavvertenza, per cause accidentali: nel portare il secchio, ha versato un po’ d’acqua sul pavimento; v. il vino, il sale sulla tovaglia; s’è versato tutto il caffellatte sul vestito. Nell’intr. pron. versarsi, riferito al contenuto stesso che si spande: s’è versato tutto il fiasco di vino; bada che non si versi l’olio. Con uso assol., riferito a un recipiente, perdere, lasciare uscire il contenuto per qualche buco o fessura o per cattiva tenuta: la botte, il catino versa. c. Più genericam., riversare, fare affluire un liquido in un luogo: il Po versa le sue acque nell’Adriatico; e come intr. pron.: l’acqua si versa nella vasca della piscina da due grandi bocche; il Sarca si versa nel Garda presso Riva. Col sign. di riversare, riversarsi (letter. o non com.): Bella è Zacinto. A lei versan tesori L’angliche navi (Foscolo); vorrebbe v. tutta la colpa addosso a me; i cittadini si versarono per le vie. d. In usi estens. e fig., nel linguaggio letter. o di tono elevato: v. lacrime, piangere (e in espressioni poet.: a che pur versi Degli occhi tristi un doloroso fiume?, Petrarca; non senza versar qualche di pianto Tenera stilla, Parini); v. sangue, perderne dalle ferite, soprattutto in alcune espressioni: il sangue versato da N. S. Gesù Cristo; v. il proprio sangue per la patria, essere ferito o morire combattendo in difesa della patria; anche riferendosi a sangue altrui: v. sangue innocente (più com. spargere); iperb., v. fiumi, v. torrenti d’inchiostro, scrivendo e pubblicando molto; per lo più in forma passiva: è una questione per la quale sono stati versati fiumi d’inchiostro, senza risolvere nulla; di sentimenti, effondere, confidare: v. i proprî dolori, le proprie pene in seno a, o nel seno di, un’amica; Qui tutta verso del dolor la piena (Foscolo); o dare sfogo: il tuo signor vedresti ergers’in piedi, E versando per gli occhi ira e dispetto, Mille strazi imprecarti (Parini). 2. Nel linguaggio amministr. e comm., consegnare o depositare una certa somma di denaro a chi è incaricato di riscuotere o di ricevere: v. una somma in banca sul proprio libretto di deposito; v. in segreteria l’importo delle tasse; ho già versato l’anticipo, la prima rata; v. al cassiere le somme riscosse. 3. ant. o poet. Volgere (che è il sign. originario latino): a l’uom non si conviene ... disperarsi per Fortuna avversa, Che sempre la sua ruota in giro versa (Ariosto); per estens., mutare, cambiare. Come intr. (aus. avere), non com., di un discorso o d’uno scritto, aggirarsi su, avere per argomento: la discussione versa intorno all’utilità pratica del progetto (cfr. il più com. vertere). 4. intr. pron., ant. Adirarsi, arrabbiarsi (cfr. il sign. di «tormentare, travagliare» che aveva anche il lat. versare): di che Lapaccio si comincia a versare, dicendo ... (Sacchetti). ◆ Part. pres. versante, anche come sost., chi versa, chi fa un versamento (v. versante1). ◆ Part. pass. versato, per lo più con valore verbale: asciugare l’acqua versata per terra; Ove fia santo e lagrimato il sangue Per la patria versato (Foscolo); tener conto delle somme versate in cassa; è inutile piangere sul latte versato, è inutile rammaricarsi per un errore che si è già commesso o una decisione che è ormai irrevocabile.