Véscia

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vescia


véscia s. f. [der. del lat. tardo vissire (in glosse), sinon. di pedĕre «far peti»] (pl. -sce). – 1. a. Peto che non fa rumore, scoreggia silenziosa (sinon. di loffa). b. fig., tosc. ant. o raro. Chiacchiera avventata su fatti altrui. 2. Nome dei varî funghi del genere Lycoperdon, che comprende molte specie, di cui alcune comuni nei luoghi erbosi o nei boschi: hanno ricettacolo fra globoso e piriforme (in certe specie gigantesco, di 40-50 cm di diametro), biancastro e sodo da giovane, molle e ocraceo successivamente; a maturità, scomparso (quasi scoppiando) il peridio esterno, fuoriescono le spore in forma di polvere bruna; alcune vesce sono mangerecce da giovani e sono note col nome di vesce di lupo o peti di lupo. V. di terra, nome dei funghi del genere bovista; v. stellate, nome delle varie specie del genere geastro. ◆ Accr. vescióna.