In continuità con una linea editoriale già avviata dall’Istituto della Enciclopedia Italiana con l’Orlando Furioso nello specchio delle immagini, il libro intende offrire una ricca documentazione visiva di come la Divina Commedia è stata illustrata, proponendo una precisa prospettiva critica: si tratta di analizzare, di volta in volta, il nesso tra il testo e l’immagine, di mostrare cioè come l’immagine sia anche un modo di interpretare il testo e quindi di influenzare, di guidare la ricezione da parte del pubblico. Nello stesso tempo si tratterà di documentare come le immagini esprimano le diverse sensibilità del tempo e contribuiscano a creare quella memoria del poema che è parte importante dell’immaginario e dell’identità nazionale, nonché dell’immagine dell’Italia all’estero. Sarà presente, infatti, anche la fortuna europea e mondiale della Commedia. L’intento non è – ovviamente – quello di offrire una documentazione completa, tendenzialmente esaustiva, quanto piuttosto di fornire esempi significativi e nello stesso tempo di delineare una mappa che permetta di orientarsi nella cronologia e nei diversi tipi di immagini.
Continua la collaborazione tra l’Istituto della Enciclopedia Italiana e il maestro Aurelio Amendola, con un nuovo lavoro che propone le immagini più suggestive della città che tutto il mondo ci invidia, dal 1993 Patrimonio mondiale UNESCO. Grazie al sapiente uso del bianco e nero, Amendola restituisce una visione originale e unica dei Sassi e dei capolavori architettonici di Matera. Il volume fa parte di una nuova collana, Ut pictura poësis, che mette in primo piano un fecondo intreccio tra il testo letterario e le arti figurative, tra immagini e parole. Oltre alle mirabili foto di Amendola, infatti, “Matera” contiene anche un testo del professor Giuseppe Lupo, dal titolo Le pietre sono diventate parole. Viaggio nel destino di una città, in cui il narratore sembra quasi dialogare con ogni singola immagine e ci aiuta a comprendere profondamente quello che le immagini possono solo suggerirci.
MATERA. Una storia di coraggio che parte da lontano . Le origini di Matera risalgono al Paleolitico inferiore-medio, con il ritrovamento di oggetti che testimoniano la presenza di cacciatori. Più stabili gli insediamenti nel Neolitico, con tracce anche di villaggi trincerati, mentre per il primo nucleo urbano dobbiamo attendere l’Età dei Metalli: la Civita nasce sulla sponda destra della Gravina ed è stato il primo colle ad essere abitato e scavato. La presenza, nello stemma cittadino, della raffigurazione di un bue con in bocca tre spighe di grano, avvalorerebbe l’ipotesi dell’origine greca di Matera poiché tale rappresentazione si ritrova anche su alcune monete greche. Con un salto temporale molto ampio, arriviamo al XX secolo, in particolare ai tragici avvenimenti legati alla Seconda guerra mondiale: Matera è ricordata, infatti, come la prima città del ...
Questo volume, che la Treccani è orgogliosa di pubblicare nell’ambito della collana Ut pictura poësis , esprime idealmente tale incontro di culture nell’affidare la traduzione visiva di cinque fiabe di Giambattista Basile ad altrettanti artisti o gruppi di artisti di cinque diversi Paesi. Si tratta, nello specifico, di alcuni tra i massimi esponenti della scena artistica mondiale contemporanea: gli AES+F, Markus Lüpertz, Mimmo Paladino, Kiki Smith, Miquel Barceló, che, accettando di collaborare a questo progetto, hanno consentito di realizzare un’opera che non ha uguali né precedenti nella storia dell’editoria italiana [...]
Le straordinarie illustrazioni inedite realizzate per quest'opera accompagnano un ricchissimo apparato testuale, che affianca alla trascrizione critica del testo napoletano delle cinque fiabe – curata da Francesco Ursini sulla base dell’ editio princeps del Cunto – una nuova versione italiana di Roberto De Simone, il più importante interprete vivente della poetica di Basile, e la traduzione nelle lingue dei Paesi di provenienza degli artisti [...]
Il volume comprende inoltre, come tutti i libri d’arte pubblicati dalla Treccani, alcuni saggi tesi a contestualizzare l’opera e a delinearne le vicende della fortuna: Roberto De Simone ( Basile: un romanzo storico biografic o) racconta con scrittura originalissima la vita di Basile, aprendo alla fine uno scorcio sulle interpretazioni antropologiche del Cunto ; Angela Albanese ( La fortuna del Cunto de li Cunti nella cultura italiana ed europea ) passa in rassegna, in un saggio ricco e documentato, le traduzioni, le riscritture e le riprese nelle diverse forme artistiche della raccolta di Basile, in Italia e nei vari Paesi europei; Francesca Rimini ( Storie in filigrana. Basile...
L’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani - da sempre impegnato nella valorizzazione e nella tutela del patrimonio culturale italiano - dedica una nuova collana alle Capitale della Cultura. Il primo numero sarà dedicato a Bergamo e Brescia, Capitali della Cultura 2023.
In occasione di tale celebrazione, Treccani ha scelto di pubblicare due differenti volumi, a cura di Maria Cristina Rodeschini, Direttrice dell’Accademia di Carrara, che raccontino due città la cui millenaria storia culturale è fortemente interessata a proiettarsi nella contemporaneità.
Brescia punto di snodo tra Medioevo ed età moderna, ma mai sede di una corte stabile; seguono contributi relativi ai volti storici assunti da Brescia nel corso dei secoli (Michelangelo Fusi), ai suoi spazi architettonici e monumentali (Francesca Morandini), al suo Castello, le mura veneziane, il Museo delle armi e quello del Risorgimento (Marco Merlo), alla Pinacoteca Tosio-Martinengo e Palazzo Tosio, punti di riferimento per Brescia sin dalla sua costituzione, (Fiorenzo Fisogni), fino al dialogo, dall’Ottocento all’attualità, fra la città e la sua architettura (Elisa Sala).
LE CARATTERISTICHE DEL VOLUME
Lingua: italiano, inglese Dimensioni del volume: 23,5x31 cm Pagine: 296 Immagini: 200 Il volume è rilegato in una copertina in tela grigio caldo, testi con impressione con nastro a caldo nero e colore serigrafico. Segnalibro in nastro nero. Ogni volume è custodito in un elegante cofanetto, anch’esso in tela.
Massimo Listri, un’arte, uno stile
Definito eroe della bellezza, è alla ricerca del bello assoluto che, a suo avviso, rispetta necessariamente i canoni classici.
La bellezza è, innanzi tutto, quella insita nei luoghi, che Listri da anni seleziona con cura. Raffigura tendenzialmente ciò che ama: i soggetti dei suoi scatti sono per lo più interni ricchi di arte e di storia, che diventano oggetti del suo desiderio, giacché le sue scelte di artista coincidono spesso con quelle di colto e vorace collezionista.
L’itinerario tematico
Il volume si apre celebrando il mito di Roma. Sfogliando adagio, una dopo l’altra, le pagine della sezione intitolata « Segni del classico » s’incontrano immagini metafisiche, che puntano all’evocazione simbolica. Nell’incontrastata monocromia che inneggia al bianco, fa balenare lampi colorati: blu cobalto al Quirinale, verde smeraldo a Palazzo Altemps e giallo oro a Palazzo Farnese. Ai Musei Vaticani come alla Centrale Montemartini manipola la saturazione dei colori per accendere gli sfondi e far spiccare il candore delle silhouette in gesso o in marmo.
Le immagini della seconda sezione, dedicata ai « Palazzi del potere », sono dominate da colori che sfavillano in un mondo tonale di calda plasticità. Inediti ritratti d’interni delle principali sedi istituzionali e delle dimore aristocratiche descrivono una città opulenta, che per due millenni è stata al centro del potere. Accanto alla scala monumentale, che domina le ampie prospettive del Salone dei Corazzieri o delle gallerie principesche, l’obiettivo esalta la raffinatezza dell’arredo di tanti salottini e studioli.
Le fotografie raccolte nella terza sezione del volume, dedicate agli « Spazi sacri », lanciano un ...
Il volume si articola in tre sezioni intitolate Luoghi, Persone e Visioni. Tre piani narrativi in cui i saggi dialogano con ricchi percorsi iconografici. In Luoghi, il lettore scoprirà l’immensa ricchezza archeologica di Roma attraverso i saggi di Rita Paris e di Carlo Gasparri. Completa la sezione il contributo di Claudia Conforti, dedicato all’architettura della capitale dal 1852 a oggi. La sezione Persone si compone dell’approfondimento di Umberto Gentiloni Silveri, dedicato all’identità di Roma capitale e alla sua evoluzione storica, sociale e politica e del racconto di Elisabetta Rasy. La scrittrice accompagnerà il lettore nei luoghi da lei vissuti in quella che, nel suo racconto, definisce «la città della malinconia e della gioia». In Visioni, il saggio di Gabriele D’Autilia incastona la Capitale nella storia della fotografia, come fulcro della comunicazione visiva in diversi momenti politici e nelle opere di numerosi artisti. Infine, Luca Criscenti fornisce una stimolante rappresentazione visiva di Roma, attraverso la sua ricchezza culturale, ma anche i suoi contrasti.
L’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani - da sempre impegnato nella valorizzazione e nella tutela del patrimonio culturale italiano - dedica una nuova collana alle Capitale della Cultura. Il primo numero sarà dedicato a Bergamo e Brescia, Capitali della Cultura 2023.
In occasione di tale celebrazione, Treccani ha scelto di pubblicare due differenti volumi, a cura di Maria Cristina Rodeschini, Direttrice dell’Accademia di Carrara, che raccontino due città la cui millenaria storia culturale è fortemente interessata a proiettarsi nella contemporaneità.
Bergamo, oltre a essere la città che ha più sofferto a causa della Pandemia e che ha saputo reagire con rara dignità a una delle situazioni più tragiche della storia recente del nostro Paese. L’ambizione è quella di saldare il suo grande passato con il presente attraverso le parole di autori che restituiscano il profilo di una città piccola, ma preziosa, gelosa delle proprie tradizioni e insieme interessata a conoscere e a contribuire agli aspetti più aggiornati della società contemporanea. Il volume ospita i contributi di professori e autori radicati nel territorio di Bergamo. Una parte introduttiva della curatrice precede le varie sezioni relative all’architettura, ai paesaggi e alle arti visive attraverso i contributi di Manuela Bandini, Francesco Frangi, Maria Manca, Paolo Mazzariol, Paolo Plebani, Valentina Raimondo, Monica Resmini, Daniela Salvetti.
LE CARATTERISTICHE DEL VOLUME
Lingua: italiano, inglese Dimensioni del volume: 23,5x31 cm Pagine: 320 Immagini: 200 Il volume è rilegato in una copertina in tela grigio caldo, testi con impressione con nastro a caldo nero e colore serigrafico. Segnalibro in nastro nero. Ogni volume è custodito in un elegante cofanetto, ...Espressione architettonica tra le più alte e raffinate del barocco piemontese, realizzato tra il 1679 e il 1685 da Guarino Guarini su incarico di Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano, detto “Il Muto”, Palazzo Carignano è un luogo legato a doppio filo con la storia risorgimentale italiana.
Inizialmente residenza dei Principi di Carignano che vide i natali dei futuri sovrani Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II di Savoia, con l’ascesa al trono del primo il palazzo venne ceduto nel 1831 al Demanio, che vi allocò il Consiglio di Stato e la Direzione delle Poste. Nel 1848, con la promulgazione dello Statuto Albertino, l’edificio venne destinato a sede della Camera dei deputati del Parlamento Subalpino per poi ospitare, dal 1861 al 1864, il primo Parlamento italiano, divenendo teatro di quel processo di cambiamento politico, culturale e sociale che, investendo in primis la città di Torino, culminò con la proclamazione del Regno d’Italia da parte di Vittorio Emanuele II. Un percorso che oggi è raccontato, passo dopo passo, nelle collezioni del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, ospitato al piano nobile nelle stanze e nei corridoi in cui si avvicendarono coloro che avrebbero contribuito a cambiare l’Italia per sempre. Un luogo storico dove si è fatta la storia, che Treccani racconta in questo volume grazie a preziosi contributi testuali e fotografici che sapranno rivelarne i segreti, evidenziarne le sfumature ed esaltarne i dettagli.
Introduzione di Walter Barberis
Fotografie di Andrea Jemolo
CARATTERISTICHE 1 volume Formato 23,5 x 31 Rilegatura in pelle conciata in fossa, con cofanetto nella stessa pelle del volume, impressioni in oro sul piatto e sul dorso TIRATURA LIMITATA A 1.499