di Sergio Pasquandrea

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Capraia Isola

Capraia ha una storia ricca e diversificata: toscana dal punto di vista amministrativo, l'isola ha antichi legami con Genova e con la Corsica e fu più volte soggetta a scorrerie di pirati. Un passato che si conserva nei monumenti e nell'assetto dell'isola. Adibita per quasi un secolo a colonia penale, oggi Capraia vive soprattutto per il turismo, legato alla bellezza del mare. Alle quattro chiese presenti sull'isola (San Nicola, Sant'Antonio, Santa Maria Assunta e Santo Stefano), si aggiunge il Forte di San Giorgio, edificato dai genovesi nel XVI secolo. Vi sono anche alcune antiche torri di guardia, che servivano a difendere gli abitanti dagli attacchi dei corsari saraceni. Dediti per secoli all'agricoltura, i capraiesi cominciarono a navigare solo a partire dal XVII secolo. L'instaurazione della colonia penale, nel 1873, influenzò profondamente anche l'economia dell'isola. Dal 1989, Capraia fa parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e ha la sua maggior ricchezza nel mare, che offre ricche possibilità di escursioni e immersioni subacquee, e nel paesaggio dell'interno. Oltre che sul pesce, la gastronomia capraiese si basa anche sui prodotti naturali, come miele, distillati e confetture. Recentemente, si sta cercando di recuperare l'antica vocazione vinicola dell'isola.
Autore: Sergio Pasquandrea

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