ABBOZZO

Enciclopedia dell' Arte Antica (1958)

ABBOZZO

M. Cagiano de Azevedo

Con questo termine si indica il disegno preparatorio di una pittura o la prima fase di sgrossamento di un marmo per una scultura. Mentre lo schizzo e il bozzetto hanno un modulo differente dall'opera d'arte definitiva, l'a. ne costituisce invece come la prima fase. Pertanto assai sovente, specie in pittura, si può riconoscere questo momento della elaborazione di un'opera d'arte. Ad esempio sono molto facilmente visibili anche ad occhio nudo le linee incise che formano l'a. del disegno nella pittura della tomba dei Tori e in quella delle Bighe a Tarquinia, così come costituiscono un a. anche i contorni a tratto rosso in altre tombe etrusche, come in quella del Triclinio. Forse un a. deve riconoscersi nella tanto discussa preparazione grigia della tomba del Barone, ossia in quella profilatura che si individua chiaramente sotto ogni figura. Tracce dell'a. (ted. Vorzeichnung) si notano in moltissimi vasi e in alcune stele dipinte, come ad esempio in una stele di Delo (Pfuhl, Malerei u. Zeichnung, fig. 743) e in quella di Metrodoro (Pfuhl, fig. 746). Esistono anche numerose sculture non finite, che possono quindi essere ancora considerate, in certo senso, come abbozzi. In esse si può osservare la tecnica seguita dagli antichi scultori per passare dal modellino a scala ridotta o dal modello in grandezza definitiva all'opera d'arte vera e propria, tecnica che è quella rimasta nella pratica degli studi di scultura fino ad oggi, ossia del riporto di punti fissi mediante il compasso. Su questi punti fissi lo scultore poi prendeva le misure per riportare le proporzioni di tutta la scultura. Gli strumenti per la lavorazione del marmo variano dall'età classica greca all'età romana (v. marmo).

Bibl: E. Gabrici, in Atti Acc. Lettere di Palermo, III, 1936, p. 413 ss.; per le tombe etrusche: M. Cagiano de Azevedo, in Boll. Ist. Centr. Restauro, n. 2, 3-4, 1950; per la tecnica delle sculture: F. M. Feldhaus, Die Technik der Antike und des Altertums, Potsdam 1931; C. Blümel, Griechische Bildhauer an der Arbeit, Berlino 1940.

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