HERMANT, Abel

Enciclopedia Italiana (1933)

HERMANT, Abel

Diego Valeri

Romanziere, nato a Parigi il 3 febbraio 1862. Esordì nel 1883 con un mediocre volume di versi, Les Mépris. Come romanziere non trovò subito la sua via, ma passò attraverso il naturalismo zoliano, lo psicologismo alla Bourget (Cœurs މ part, Parigi 1890; Serge, Parigi 1891) e l'imitazione dei narratori francesi del '700 (Les confidences d'une aïeule, Parigi 1893). La sua maniera personale, elegante e brillante, si annuncia soltauto ne La Carrière (Parigi 1894), e meglio si afferma in Le frisson de Paris (Parigi 1895), che inizia la serie delle sue cronache romanzesche e ironiche della vita contemporanea, a cui ben s'attaglia il titolo complessivo di Mémoires pour servir à l'histoire de la société. Notevoli, fra tutti, i romanzi della "Vie cosmopolite": Les Transatlantiques (Parigi 1897), Les trains de luxe (Parigi 1908). Interessante un piccolo romanzo caricaturale d'ambiente italiana: Les noces vénitiennes. Scrisse pure per il teatro, ma senza grande fortuna (L'Empreinte, 1900; ecc.); e continua a occuparsi di problemi grammaticali e stilistici. Appartiene all'Académie Française dal 1927.