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BELTRAME, Achille

di Alberto Lorenzi - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 8 (1966)
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BELTRAME, Achille

Alberto Lorenzi

Nato ad Arzignano (Vicenza) il 19 marzo 1871, iniziò lo studio del disegno a Vicenza, ma si trasferì ben presto a Milano, dove seguì all'Accademia di Belle Arti le lezioni di Giuseppe Bertini. Rivelò subito un considerevole temperamento pittorico, tanto che nel 1890, ancora studente, vinse il premio Mylius con il dipinto Alla bicocca, conservato tuttora nell'Accademia di Brera a Milano.

Nel 1891 si presentò alla prima Triennale di Brera con Praeludium. Alla seconda Triennale del 1894 espose Canova nel suo studio, che gli valse il premio della fondazione Gavazzi .

Partecipò anche a diverse mostre collettive della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano e, con due quadri di Costumi del Montenegro, all'Esposizione Nazionale di Torino del 1898. Alla mostra degli acquerellisti lombardi, tenuta al Palazzo della Permanente nel 1936, la Galleria d'Arte Moderna di Milano gli acquistò Case a Brusson.

Altri suoi apprezzati dipinti si trovano al Museo di Milano: Moti rivoluzionari del 1898; Barricate alla Foppa, tratto da un documento fotografico e dove già il B. descrive l'episodio dinamicamente, ed una serie di caratteristiche scene di vita milanese (La fiera degli organetti, Colazione sul Duomo, ecc.), già appartenente alla raccolta di Luigi Beretta. Notevole anche la sua attività di ritrattista: nella quadreria dell'Ospedale maggiore di Milano figurano di sua mano i ritratti di Cesarina Miani maritata Riva (1908) e di Antonio Biffi (1909). Il B. eseguì inoltre i ritratti della Contessa Durini Litta, di Giuseppe Giacosa, di Edvige Toeplitz e di Michele Bernocchi, presso le cui famiglie tuttora si trovano. Nel palazzo Bernocchi lavorò anche ad una pittura murale: La danza delle ore; e ad un'altra pittura murale, Aurora, attese nella villa Bernocchi di Stresa. Sempre a Stresa affrescò un salone della villa Magni. Ad Arzignano si possono vedere alcuni suoi saggi di pittura religiosa: un S. Gaetano nella lunetta del portale dell'oratorio di S. Gaetano, un S. Gerolamo nella sacrestia dell'arcipretale ed un polittico nella chiesetta dell'ospedale.

Il B. tenne la sua prima mostra personale soltanto nel 1941 presso la Galleria Ranzini di Milano. Mostre commemorative ebbero luogo a Milano presso la Galleria italiana d'arte nel novembre 1956 e ad Arzignano nell'aprile 1960.

Il nome del B. è comunque legato soprattutto alla sua prodigiosa attività di illustratore, che ebbe inizio nel 1896. In quell'anno egli si era recato a Cettigne sperando di ritrarre Elena di Montenegro, la futura regina d'Italia. Non potendo riuscire nell'intento, dovette accontentarsi di ritrarre i pittoreschi costumi del luogo in una serie di disegni. Li vide Edoardo Ximenes, inviato dell'Illustrazione italiana, che richiese al B. qualche tavola per il suo giornale.

All'Illustrazione italiana il B. collaborò fino al 1898, quando venne chiamato da Luigi Albertini e da Eugenio Torelli Violler alla nuova rivista illustrata del Corriere della Sera, La Domenica del Corriere, nel cui primo numero, pubblicato l'8 genn. 1899, compose, sulla prima pagina, su schizzi originali, una tavola dal titolo Bufera di neve nel Montenegro: trecento soldati bloccati, e sull'ultima un'avventura occorsa ad una pattuglia di carabinieri. Da allora fino al 1944, in cui apparve, eseguita da lui, nel numero del 26 novembre de La Domenica del Corriere, una scena di Bombardamento aereo, il B. compose esattamente per codesto giornale ben 4662 tavole.

Dai tempi in cui non esisteva ancora un vero e proprio reportage fotografico fino a periodi più recenti, in cui sembrava che la fotografia stesse per dare il colpo di grazia al mestiere di illustratore, le tavole a colori di B., in ragione di due alla settimana, continuarono ad offrire per quarantasei anni una visione precisa degli avvenimenti d'Italia e del mondo.

Il B. tuttavia non si mosse mai da Milano. Eseguiva i suoi disegni basandosi sulla descrizione dei cronisti ed avvalendosi di un archivio fotografico che si era andato formando nel suo studio di corso Garibaldi.

Disegnatore di tradizione ottocentesca, dall'ispirazione sempre viva e feconda, il B. si distinse perché seppe mantenere un ideale di decoro, equilibrio e buon gusto anche nella descrizione dei fatti più tragici, "seppe cioè essere vero senza essere verista e sincero senza essere brutale" (Possenti), riuscendo a colpire l'immaginazione dei lettori, che gli restarono sempre fedeli; strettamente documentario e dotato al tempo stesso della più fervida fantasia, ricco di doti tecniche e di estro giornalistico, e sempre chiaro ed estremamente comunicativo, acquistò meritatamente fama internazionale.

Il B. morì a Milano il 19 febbr. 1945.

Bibl.: E. Marini, Milano illustrata. Cose-Persone, Milano 1903, pp. 239-240; A. Beltrame, Le mie tavole a colori, in La Lettura, XXXV (1935), pp. 608-620; Prima mostra personale di studi e bozzetti del pittore A. B. Milano, Gall. Ranzini, Milano 1941 (testo di E. Radius); Mostra commem. di A. B., Milano. Gall. Ital. d'Arte. 1-10 novembre 1946, Milano 1946 (testo critico di D. Bonardi); O. Vergani, A. B., in L'Illustraz. italiana, 20 giugno 1948, p. 861; R. Canepa, Uno storico non valutato, in L'Illustraz. italiana, 6 febbr. 1949, p. 206; E. Possenti, A. B. e le sue 5000 tavole, in Araldo grafico, V (1954), 14, pp. 5-9; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon, III, p. 278; H. Vollmer, Künstler-Lexikon des XX. Jahrh.s, I, p. 164; A. M. Comanducci, Diz. illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, Milano 1962, p. 152.

Vedi anche
Domenica del Corriere Inserto domenicale del Corriere della sera. Fondato nel 1899, divenne il giornale illustrato per eccellenza delle famiglie italiane, incontrando larghissimo favore. Si avvalse del contributo di famosi illustratori, quali A. Beltrame (1871-1945) e W. Molino (1915-1997). Ha chiuso le pubblicazioni nel ... Walter Molino Disegnatore italiano (Reggio nell'Emilia 1915 - Milano 1997). Collaboratore di giornali e riviste (tra cui l'umoristico Bertoldo, dal 1936), illustratore di libri, si dedicò anche ai fumetti, realizzando, tra l'altro, Virus e Capitan l'Audace (apparsi nel 1939 su L'audace, su testi di F. Pedrocchi), ... Marìa Terèsa d'Asburgo imperatrice Marìa Terèsa (ted. Maria Theresia) d'Asburgo imperatrice. - Figlia (Vienna 1717 - ivi 1780) dell'imperatore Carlo VI e della principessa Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel, secondogenita e prima delle figlie femmine, divenne erede al trono in virtù della Prammatica Sanzione del 1713. Il 12 ... Giovanni Demìn Demìn (o De Min), Giovanni. - Pittore (n. presso Belluno 1786 - m. Tarzo 1859). Studiò a Venezia e poi a Roma, dove subì l'influsso del Canova. Fece disegni delle opere del Canova, per il quale eseguì le figure degli Apostoli nel Tempio di Possagno. Dipinse un gran numero di affreschi e pitture decorative, ...
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  • BIOGRAFIE in Arti visive
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  • ILLUSTRAZIONE ITALIANA
  • DOMENICA DEL CORRIERE
  • ELENA DI MONTENEGRO
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  • GIUSEPPE BERTINI
Altri risultati per BELTRAME, Achille
  • Beltrame, Achille
    Enciclopedia on line
    Pittore italiano (Arzignano 1871 - Milano 1945); autore di ritratti e affreschi, fu soprattutto un fecondissimo illustratore; dal primo numero (8 genn. 1899) per oltre un quarantennio illustrò nelle due pagine a colori della Domenica del Corriere gli avvenimenti principali del tempo - e particolarmente ...
Vocabolario
Achille
Achille – Eroe della mitologia greca, celebrato nell’Iliade come uno dei più forti e valorosi guerrieri che parteciparono alla guerra di Troia. Con valore antonomastico, il nome si usa in frasi come essere, non essere un A., un eroe, un...
achillèico
achilleico achillèico agg. [der. di achillea]. – Acido a.: composto organico estratto dall’achillea millefoglie, detto anche acido aconitico.
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