ADAMONI, Francesco, detto Santa

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 1 (1960)

ADAMONI, Francesco, detto Santa

Mario Rosa

Nato verso il 1520, di nobile famiglia cremonese, sposò Camilla figlia di G.P. Pinci, lettore di umanità a Trento. Fu, il 5 luglio 1550, tra i dodici firmatari della lettera inviata dalla "chiesa" calvinista cremonese a Gerolamo Allegretti, pastore a Gardone (cfr. Riv. cristiana,XV [1887], pp. 245-247). Venne incriminato nel procedimento inquisitorio, iniziato nell'ottobre 1550 (il più ampio condotto in quegli anni nel Milanese), che coinvolse numerosi "gentilhomeni", tra cui Bartolomeo, Tommaso e Giovanni Maggi, Agostino Sommi e vari appartenenti al ceto dei mercanti.

L'A., col Sommi, con Giuseppe Fossa e i Maggi, era stato in rapporto con Valeriano da Cremona e Sereno da Pontremoli, ospitandoli e favorendoli dopo la loro fuga dal monastero benedettino di Mantova. Denunziato, dopo l'arresto dei due religiosi, dal podestà di Cremona, Giovan Paolo Berti, fu citato (e il suo nome è il primo dell'elenco) dinanzi all'inquisitore, il domenicano G. B. Chiarino, in data 14 maggio 1551. Per la testimonianza di tale Battista Mori, massaro del Sommi, furono a suo carico formulate le accuse di sarcofagia nei giorni di digiuno e genericamente di "luteranesimo".L'A. si sottrasse con la fuga all'inchiesta, insieme con la moglie e due compagni, il Fossa e G.B. de Gaspari. Lo troviamo ascritto tra gli abitanti di Ginevra il 5nov. 1551, con il Fossa ed altri tre cremonesi.

Il processo, avocato dal Senato milanese intorno al 1552 per un contrasto tra il potere laico e quello ecclesiastico, poi sospeso, si concluse nel 1558:l'A. e la moglie furono condannati in contumacia e i loro beni a Ca' de Sfrondati, confiscati, furono ceduti in fitto, nel 1560, al nobile G. B. Sfrondati. Alla disposizione si opposero i figli di primo e secondo letto di Camilla, Rodomonte Dovara e Cornelio San Maffeo, che riottennero i beni mediante il pagamento di una somma.

L'A. morì nel 1566,pare a Ginevra, di morte violenta.

Fonti e Bibl.: J.-B.-G. Galiffe, Le refuge italien de Genève aux XVIme et XVIIme siècles, Genève 1881, p. 131; P. Rivoire, Contributo alla storia della Riforma in Italia, in Bollett. d. Soc. di studi valdesi, LV, n. 66 (1936), pp. 67,69-70; F. Chabod, Per la storia religiosa dello Stato di Milano durante il dominio di Carlo V, Note e documenti, in Annuario d. R. Ist. stor. ital. per l'età moderna e contemp., II-III (1936-37), pp. 146, 150 nn. 2 e 4, 156 n. 3, 161, 243 e n. 1, 259 n. 1; P.-F. Geisendorf, Livre des habitants de Genève, I, Genève 1957, 1, 21.

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