ADENITE

Enciclopedia Italiana (1929)

ADENITE (dal gr. ἀδήν "ghiandola")

J. Ca.
G. Fin.

È l'infiammazione acuta delle ghiandole linfatiche che può essere dovuta a diversi agenti morbosi (v. linfatico, sistema). Sono particolarmente note le due forme seguenti, l'una nella patologia umana, l'altra in quella veterinaria.

Adenite inguinale. - Nell'uomo è la forma più comune, caratteristica di linfoadenite acuta, suppurativa, secondaria ad ulcera venerea dei genitali. È dovuta a migrazione del germe specifico (streptobacillo di Ducrey) dal focolaio primitivo, attraverso i linfatici, con arresto in una ghiandola ove dà luogo ad un processo d'infiammazione acuta con suppurazione e costituzione di una cavità ascessuale che tende ad aprirsi all'esterno attraverso la cute arrossata, tesa, dolente. In mancanza di un intervento chirurgico, quando la raccolta purulenta si apre da sé stessa, possono costituirsi scollamenti al di sotto del legamento di Falloppio, o stabilirsi infezioni specifiche della cute con ulcerazioni dei margini dell'apertura, assai tenaci e progressive. Il bubbone può essere accompagnato da fenomeni generali (febbre). Può talora assumere il tipo della linfoadenite polighiandolare con periadenite, di durata più lunga.

Di diagnosi facile, per i caratteri obiettivi, per la sede, per la precedenza o concomitanza di ulceri veneree; di prognosi favorevole, salvo complicazioni da auto-innesto, è suscettibile di cura con varî metodi di cui il più comune è l'incisione chirurgica sollecita, appena costituita la raccolta purulenta. Questa può essere talora prevenuta od arrestata colla immunoterapia generale specifica (siero-vaccinica) o aspecifica (proteinica). Risultati particolarmente buoni si sono ottenuti con le iniezioni endovenose di vaccino streptobacillare, che generalmente sono seguite da febbre molto alta (39°-40°).

Adenite equina. - È una malattia infettiva e contagiosa generalmente a decorso acuto, assai diffusa tra i giovani solipedi, clinicamente caratterizzata da un processo catarrale delle prime vie respiratorie, il quale si complica con adenopatie a carattere purulento dei ganglî linfatici regionali e, sovente, per diffusione metastatica, anche dei ganglî linfatici lontani. Tale forma di adenite è dovuta alla moltiplicazione nell'organismo dello streptococcus equi, detto anche streptococco di Schütz, per quanto la scuola italiana, con le indagini del Baruchello, abbia portato un poderoso contributo allo studio biologico di questo germe. L'adenite equina si presenta quasi ogni anno negli allevamenti e nei depositì di puledri, dove decorre generalmente in forma benigna nei soggetti robusti e resistenti e spesso con esito mortale nei puledri denutriti e di debole costituzione. Contro questa infezione si è preparato un siero antistreptococcico che, ad alte dosi, dà sovente buoni risultati.

Bibl.: I. W. Schültz, in Arch. f. Tierheilkund, XIV (1888), p. 172; L. Baruchello, Società veterinaria del Veneto, Udine 1886; id., in Giornale di anatomia fisiologica e patologica degli animali domestici, settembre 1887; P. Oreste, Malattie infettive degli animali, 3ª ed., Napoli 1910, p. 412.

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