AFRICA EQUATORIALE FRANCESE

Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)

AFRICA EQUATORIALE FRANCESE (I, p. 809)

Giuseppe MORANDINI
Ettore ANCHIERI

FRANCESE Il territorio, secondo recenti dati francesi, è di kmq. 2.487.000; la popolazione (censimento del 1946) conta in complesso 4.004.000 ab., dei quali 8.349 Europei. Tali cifre vanno così ripartite: Gabon (capoluogo Libreville, ab. 6000) kmq. 23.700, ab. 385.000 (dens. 1,4); Medio Congo (capoluogo Brazzaville, ab. 25.000) q. 455.000, ab. 655.000 (dens. 1,6); Ubanghi-Sciari (capoluogo Bangui, ab. 20.000) kmq. 617.000, ab. 1.062.000 (dens. 1,9); Ciad (capoluogo Fort Lamy, ab. 10.000) kmq. 1.120.000, ab. 1.902.000 (dens. 1,7). La capitale Brazzaville conterebbe, secondo altre fonti, 8.000 ab., dei quali 130 Europei.

La foresta equatoriale, largamente sviluppata nel Gabon e nel Medio Congo fornisce abbondante legname da opera (okoumé) lungo la fascia costiera; in ripresa il caucciù e abbondanti le noci di palma. Cacao (17.000 q. esportati nel 1945), caffè (22.000 q. esportati nel 1945), arachidi e cotone (nell'Ubanghi-Sciari 200.000 q. di tessile e 475.000 q. di seme nel 1945), segnano l'orientamento delle coltivazioni per l'esportazione. Scarso l'allevamento.

Notevole importanza hanno le miniere di rame e di oro, la cui coltivazione è continuata senza notevoli progressi; pare accertata la presenza di importanti giacimenti di ferro, stagno (Mayo Kebbi), piombo, zinco.

Le comunicazioni sono in via di sviluppo per quanto lento: attualmente vi è un tronco ferroviario, fra Brazzaville e Pointe-Noi re, di 512 chilometri

Il commercio ha segnato nel periodo 1944-45 i seguenti valori (in milioni di franchi): l'importazione 757,4; 878,2 e l'esportazione 764,6; 685,5. Scali principali sono: Port Gentil (base di pesca ai cetacei), Libreville e Pointe-Noire; a Brazzaville è stata costruita una potente stazione radio.

L'A. E. F. è stata riorganizzata il 16 ottobre 1946, con un governatore generale a Brazzaville, da cui dipendono i quattro territorî di Gabon, Medio Congo, Ubanghi-Sciari e Ciad (Fort Lamy) con un consiglio di governo e un'assemblea generale elettiva. L'Africa Equatoriale Francese invia inoltre 8 delegati al Consiglio della repubblica.

La maggioranza degli abitanti è pagana; i cattolici sono 88.000 ripartiti in quattro vicariati apostolici: Brazzaville, Gabon (residenza Libreville), Bangui, Loango e due prefetture: Berberati e Fort Lamy.

Storia. - L'Africa Equatoriale Francese - prima divisa in 4 colonie - venne riunita, per ragioni di bilancio, in una sola unità amministrativa a partire dal 1° gennaio 1935. Il 7 gennaio 1935, in seguito agli accordi Mussolini-Laval, vennero regolate talune questioni territoriali sul confine libico con la cessione all'Italia di un territorio di 114.000 kmq. nella zona del Tibesti, comprendente le oasi di Aazu, Yebbi Suma, Guezenti e Uri. Tali accordi, tuttavia, non entrarono mai in vigore e vennero denunciati nel 1938.

Nel corso della seconda Guerra mondiale, l'Africa Equatoriale Francese fu la prima ad accostarsi al movimento di De Gaulle nell'agosto 1940, con l'adesione dei governatori del Ciad e del Medio Congo. Dopo aver nominato il generale De Larminat capo delle forze dell'Africa Equatoriale Francese, lo stesso De Gaulle sbarcava nel Camerun e partecipava alle operazioni contro Libreville, che si arrendeva il 12 novembre 1940.

Nel 1941 veniva inviata a Brazzaville una missione militare americana e il 6 aprile 1942, il governo di Washington riconosceva le autorità francesi costituitesi nell'Africa Equatoriale Francese. In questo territorio furono organizzate le prime truppe francesi degaulliste, tra cui la colonna del gen. I.-Ph. Leclerc la quale, partendo dalla zona del Ciad, conquistò il Fezzan e l'oasi di Cufra.

Bibl.: F. Maurette, Afrique équatoriale, orientale et australe, Parigi 1938; G. Grandidier, Atlas des colonies françaises, ivi 1934.

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