AGAR-AGAR

Enciclopedia Italiana (1929)

AGAR-AGAR (voce malese adottata nel linguaggio tecnico europeo)

Domenico Lanza

Sorta di colla o gelatina estratta da varie alghe della classe delle Floridee, che vivono nei mari dell'estremo Oriente.

La qualità tipica si ricava dalla Gracilaria lichenoides Grev. (Musco di Ceylon; fr. mousse de Jafna, ingl. Ceylon moos, Jaffna moos), la quale cresce in grande abbondanza attaccata alle rocce sottomarine sulle coste di Ceylon, della Birmania e delle isole dell'arcipelago malese. Il suo tallo cilindrico, del diametro di circa 3 mm. alla base, ripetutamente diviso in numerosi rami sempre più sottili diretti in alto, forma dei cespuglietti alti 10-25 cm., di color porpora pallido, più o meno tinto di verde quando l'alga è fresca.

Nei paesi d'origine viene raccolta in enormi quantità ed è posta in commercio o l'alga intera semplicemente seccata al sole, per cui diventa bianco-giallastra, ovvero la gelatina che se ne estrae per ebollizione in acqua. Questa, raffreddata, tagliata a strisce e disseccata, viene in commercio in forma di fettucce o di pezzi quadrangolari irregolari, bianco-giallastri, semitrasparenti, flessibili, leggieri. Posta in acqua fredda, la gelatina secca si gonfia enormemente, in acqua calda si scioglie interamente e raffreddando si rapprende in gelatina. L'alga secca contiene per ogni 100 parti: 54,5 di gelatina, 15 di fecola; 18 di cellulosa; 4 di gomma; 7,5 di sali inorganici (solfati, fosfati e cloruri di sodio e di calcio, senza iodio né bromo). Questa gelatina vegetale il Payen la chiamò gelosio e la trovò composta di C, 42.77; H, 5.77; O, 51.45; essa ha consistenza gelatinosa con 500 parti d'acqua.

Altre qualità di Agar-agar si trovano in commercio sotto varî nomi (ittiocolla vegetale, fitocolla, colla del Giappone, Japanese Isinglass, Hai-Thao, ecc.) provenienti pure dall'estremo Oriente ed estratte da diverse alghe della stessa classe, appartenenti ai generi Ceramium, Endocladia, Eucheuma, Gelidium, Gloiopeltis, Gracilaria, Porphyra, ecc.

Gli abitanti dell'Oceano indiano e della Cina da antico tempo fanno di questa gelatina uso alimentare e di apparecchio della carta e delle stoffe di seta e di cotone. In Europa si adopera per questo stesso uso industriale, per farne gelatine per ammalati, per sofisticare le gelatine di frutta, per preparazioni farmaceutiche, per chiarificare il vino e la birra; è molto usata nei laboratorî di batteriologia come terreno di cultura dei microrganismi (v. batteriologia).

Anche molte altre alghe Floridee di altri mari si prestano alla preparazione di simile gelatina, così la Gracilaria compressa Agh. e la G. confervoides Grev., utilizzate un poco sulle coste dell'Inghilterra e della Scozia, il Gelidium corneum Lamx. che vive anche nel Mediterraneo, e soprattutto il Chondrus crispus Lyngb. delle coste dell'Atlantico settentrionale, che serve a preparare il Carrageen (v.).

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