Agnèse

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Nome di varie sante e beate.

1. Agnese, santa; vergine romana, martire di epoca incerta, venerata già nei primi decenniî del sec. 4º, della seconda metà del quale è la celebre epigrafe metrica di papa Damaso ("la fanciulla A. fugge di casa, sfida il persecutore; arsa viva copre con le chiome il corpo nudo"). S. Ambrogio (secondo il quale A., rifiutato il matrimonio, viene decapitata), s. Girolamo, un inno ambrosiano di discussa autenticità, Prudenzio (per cui A., esposta in un postribolo, ne esce miracolosamente incontaminata) concordano nel fare A. martire, oltre che della fede, del pudore e della castità. Festa, 21 gennaio. Da lei prendono nome molte congregazioni religiose femminili. n A. fu sepolta in un cimitero sulla via Nomentana (noto al Bosio e riscoperto nel 1865-66), a 2 km circa dalla Porta Pia; originariamente a tre piani, la cui regione più antica risale al sec. 2º-3º, la più recente, al sec. 4º-5º; circondata da un'area cemeteriale sopra terra, arriva sino al mausoleo di Costanza, o Costantina, figlia di Costantino. Questa fece edificare (distruggendo parte della catacomba) la basilica rifatta da Onorio I, con matroneo, e poi varie volte restaurata, anche sotto Pio IX. Paolo V (1615) fece riporre in un'urna argentea il corpo (di autenticità peraltro non pienamente provata) di A., la cui testa sin dal Medioevo era conservata nel Sancta Sanctorum lateranense; ora è nella chiesa di S. Agnese in Agone (piazza Navona). n In una transenna d'altare (sec. 4º) della basilica fuori le mura, A. è rappresentata giovinetta; nel mosaico absidale, che segna l'ingresso dell'arte bizantina in Roma, A. è raffigurata tra i papi Simmaco e Onorio. Dal sec. 6º in poi prevale sempre più l'immagine giovanile, con l'agnello, simbolo della purezza e suggerito esso pure dal nome. Nella basilica fuori le mura, il 21 gennaio, ha luogo la benedizione (attestata dalla metà del sec. 15º) dei due agnelli bianchi (antico tributo della chiesa al Laterano), con la cui lana si confezionano i sacri pallî.

2. Agnese di Assisi, santa (Assisi 1197 - ivi 1253), sorella di s. Chiara che seguì (1212) nel monastero di S. Angelo di Pansa, presso Assisi, poi in S. Damiano, donde andò a Firenze come badessa del nuovo monastero delle clarisse (1219). Culto permesso da Benedetto XIV (1752). Festa, 16 novembre.

3. Agnese (Segni) di Montepulciano, santa (Gracciano Vecchio 1268 o 1274 - Montepulciano 1317). Entrata a nove anni nel monastero delle suore del Sacco a Montepulciano, a 15 anni, con dispensa papale, fondò e resse un monastero a Proceno; tornata dopo il 1306 a Montepulciano, vi fondò il nuovo monastero domenicano di S. Maria Novella, di cui fu superiora fino alla morte. Già venerata come santa, anche da s. Caterina da Siena, fu canonizzata da Benedetto XIII (1726). Festa, 20 aprile.

4. Agnese di Poitiers, santa (m. prima del 589). Fu scelta dalla sua educatrice s. Radegonda come badessa del monastero di S. Croce, da questa fondato in Poitiers. Le due sante introdussero nel monastero la Regola di s. Cesario d'Arles.

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