AGNI

Enciclopedia Italiana (1929)

AGNI

Luigi Suali

. Dio del fuoco presso gl'Indiani. Negl'inni vedici Agni è tra le divinità più spesso invocate. Il nome significa "fuoco" nella lingua comune; quindi l'antropomorfismo di questa divinità si è scarsamente sviluppato: i particolari con cui ci viene rappresentata, sono tratti dalle caratteristiche sensibili del fuoco; gli stessi suoi appellativì variano in quanto ogni vocabolo che significa fuoco, può essere adoperato a designare il dio. È detto figlio del cielo e della terra, oppure di Tvaṣṭṛ e delle acque; ma rinasce ogni giorno dallo strofinio dei due pezzi di legno con cui si ottiene il fuoco, e che son detti i suoi parenti. È messaggero tra gli uomini e gli dei, come quello che reca in cielo le offerte sacrificali. Agni ha tre forme: nel cielo, su la terra e nelle acque. - Nella mitologia postvedica, è figlio di Brahmā e ha moglie Svāhà, dando luogo a numerosa discendenza di figli e di nipoti, in tutto quarantanove; sovraintende a una delle otto regioni celesti, che da lui è denominata āgneyī diś, "la regione del fuoco" (Sud-Est).

Bibl.: A. A. Macdonell, Vedic Mythology, Strasburgo 1897, pp. 88-100; E. W. Hopkins, Epic Mythology, Strasburgo 1915, p. 97 segg.; H. Oldenberg, La relig. du Véda (trad. fr. di V. Henry, Parigi 1903), p. 85 segg.; A. Hillebrandt, Vedische Mythologie, Breslavia 1910, p. 46 segg.

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