AGRIPPINA MAGGIORE

Enciclopedia dell' Arte Antica (1994)

AGRIPPINA MAGGIORE

W. Trillmich

AGRIPPINA Maggiore (v. vol. I, p. 159). L’iconografia di A. Maggiore, così come è stata illustrata da C. Pietrangeli e che ha trovato ampio credito fino agli anni ‘60, è stata ridiscussa poiché la testa di Cirene su cui essa si fondava (vol. I, fig. 231) è stata riconosciuta come ritratto privato.

L’unico tipo ritrattistico di A. Maggiore identificato con sicurezza sulla base di confronti con і ritratti sulle monete imperiali di Caligola e Claudio, e considerato dalla ricerca anteriore una creazione postuma, è quello rappresentato dalla testa del Museo Capitolino (v. vol. i, fig. 229) e dalle sue repliche. Esso fu utilizzato sia durante la sua vita (fino ali esilio del 29 d.C.) sia, ancora per lungo tempo, dopo la morte (33 d.C.). L’esemplare più antico sicuramente databile (al 23 d.C о poco dopo) e la statua proveniente dal Tempio di Roma e Augusto a Leptis Magna; probabilmente le phalerae di pasta vitrea sono ancora più antiche. Durante il principato di Caligola, in correlazione con la riabilitazione della memoria della Mater Cai Caesaris, vennero prodotte di nuovo numerose repliche, e così anche durante il principato di Claudio, soprattutto a seguito del matrimonio di questi con la figlia di lei, Agrippina Minore (p.es. il cammeo con і quattro busti su cornucopie a Vienna).

La lista più completa delle repliche si trova in P. Zanker (1983); la testa di Zian è stata ritrovata da D. Kaspar a Parigi (Bibl. Nat., Cab. Méd.): dall’elenco va eliminata solo la testa a Digione. Altre repliche sono a Roma (Palazzo Sacchetti), Grosseto (da Roselle), Reggio Calabria (da Scolacium), Tenos, Mitilene (molto frammentata) e a Portorico (già a Samos).

Il tentativo di identificare un secondo tipo ritrattistico di A. Maggiore tramite alcune monete di Antiochia (37- 40 d.C.) in una testa a S. Liberato, non ha trovato consensi. Ultimamente, è stata proposta per il tipo «Olimpia-Chiaramonti», l’identificazione con A. Maggiore come creazione Claudia; l’ipotesi è difficile da provare. Parimenti, non vanno considerate dimostrate tutte le denominazioni «A.» di altri ritratti che non appartengono chiaramente al tipo «Campidoglio».

Bibl.: B. Schweitzer Entstehungszeit und Bedeutung des grossen Pariser Kameo, in Klio, XXXIV, 1942, pp. 335-339; V. Poulsen, A Catalogue of Cyrenaican Portrait Sculpture, in Gnomon, XXXIV, 1962, p. 402, n. 16; C. Saletti, Il ciclo statuario della Basilica di Velleia, Milano 1968, p. 30 ss., n. 3, pp. 103-106; W. Trillmich, Zur Formgeschichte von Bildnis-Typen, in Jdl, LXXXVI, 1971, pp. 179-196; K. Polaschek, Studien zu einem Frauenkopf im Landesmuseum Trier, in TrZ, XXXV, 1972, p. 209; ead., Porträttypen einer claudischen Kaiserin, Roma 1973, pp. 11-14, 20-23, 36-38; P. Zanker, in K. Fittschen, P. Zanker, Katalog der römischen Porträts in den Capitolinischen Museen, III, Magonza 1983, p. 5 s., n. 4 (lista delle repliche del tipo «Campidoglio»: nota 3, a-t); W. Trillmich, Beobachtungen am Bildnis der Agrippina Maior, in MM, XXV, 1984, pp. 135-158; В. Lichocka, Les portraits d Agrippine major sur les monnaies romaines, in RoczMuzWarsz, XXVIII, 1984, pp. 7-33; F. Queyrel, Un portrait d’Agrippine l’Ancienne à Ténos, in BCH, CIX, 1985, I, pp. 609-620; S. Wood, Memoriae Agrippinae. Agrippina the Elder in Julio-Claudian Art and Propaganda, in AJA, XCII, 1988, pp. 409-426. - Repliche da aggiungere: W. Trillmich, Beobachtungen am ..., cit., p. 146, tav. XXIX b (Palazzo Sacchetti) e p. 151, tav. XXIX c-d (già a Samos); M. Michelucci, Roselle. La Domus dei Mosaici, Montepulciano 1985, p. 71, n. 641, tav. XXXII; F. Queyrel, art.cit., flg. I a-d (Tenos); C. Donzelli, Una statua-ritratto di principe giulio-claudio da Scolacium, in PP, XLII, 1987, p. 64, fig. 3 (Scolacium); M. Bonanno, Alcuni ritratti giulio-claudi del Museo archeologico di Mitilene, in Atti della II Conf. Int. Ritratto Romano, Roma 1984, Roma 1988, p. 166 ss., fig. I (frammento a Mitilene).

Testa di S. Liberato: W. Trillmich, Beobachtungen am ..., cit., p.154, tav. XXXIV. - Tipo «Olimpia-Chiaramonti»: S. Wood, art.cit.. - Testa di Modena: P. Zanker, op. cit., p. 6, nota 3 al n. 4. - Statua di Firenze, Loggia dei Lanzi, forse dal Foro di Traiano: C. Gasparri, Die Gruppe der ‘Sabinerinnen’ in der Loggia dei Lanzi in Florenz, in AA, 1979, p. 534 ss. - Gruppo di tre teste da Mitilene, probabilmente ritratti privati: P. Zanker, op. cit.-, W. Trillmich, Beobachtungen am ..., cit., p. 143 s., nota 42; F. Queyrel, art.cit., p. 613, nota II.

Ritratti monetali: W. Trillmich, Zur Formgeschichte ..., cit., p. 179 ss.; H. Jucker, Methodisches zur kunstgeschichtlichen Interpretation von Münzbildnissen der Agrippina Maior, in SchwMbll, XXIII, 1973, pp. 55-64; W. Trillmich, Familien- propaganda der Kaiser Caligula und Claudius (AMuGS, VIII), Berlino 1978, tavv. I-V (monete imperiali; sulla loro cronologia cfr. però óra: H. -M. von Kaenel, Münzprägung und Münzbildnis des Claudius (AMuGS, IX) Berlino 1986, in part, pp. 226-233; id., Die Organisation der Münzprägung Caligulas, in SchwNR, LXVI, 1987, pp. 135-156, tavv. XIII-XIV, provincie). - V. inoltre: W. Trillmich, Beobachtungen am ..., cit., p. 137, nota 6, p. 141 s., nota 31 s., p. 144 s., note 46-55 (monete di Tito e contorniati).

Cammei e gemme: W. Trillmich, Zur Formgeschichte..., cit., p. 190 s. e nota 33 s.; D. Kaspar, in H. Jucker, D. Willers (ed.), Gesichter. Griechische und römisehe Bildnisse aus Schweizer Besitz (cat.), Berna 1982, p. 291 s., n. 164 s.; W.- R. Megow, Kameen von Augustus bis Alexander Severus (AMuGS, XI), Berlino 1987, pp. 200 s., A 81, 202 ss., A 85, 281 ss., с 26, 291-293. - Phalerae di pasta vitrea: D. Böschung, Römische Glasphalerae mit Porträtbüsten, in BJb, CLXXXVII, 1987, pp. 206 s., 247 s.

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