Agrumi

Enciclopedia dei ragazzi (2005)

agrumi

Alessandra Magistrelli

Belle e profumate piante, dai frutti ricchi di vitamine

Gli agrumi sono un importante gruppo di piante dai frutti commestibili, di cui fanno parte l'arancio, il mandarino, il limone, il cedro, il pompelmo. Originari dell'Asia orientale ma ormai diffusi in tutti i continenti, sono indispensabili per una sana alimentazione

Il lungo viaggio degli agrumi

Il nome agrume deriva dal latino acer, cioè "aspro", con riferimento al sapore dei frutti, mentre il nome botanico del genere più noto è Citrus con la specie sinensis, l'arancio dolce; aurantium, l'arancio amaro; paradisi, il pompelmo; medica, il cedro; limonum, il limone; nobilis, il mandarino.

Se esistesse una maratona delle piante, la medaglia d'oro andrebbe probabilmente agli agrumi. Questi alberi o arbusti sempreverdi, dal fiore spesso profumato e dal frutto ricco di zuccheri, di sali minerali e di vitamine, hanno percorso il mondo intero raggiungendo i luoghi più lontani e acclimatandosi in tutti i continenti. Il loro viaggio alla conquista del Pianeta iniziò nel 3° millennio a.C. dalla Cina, loro terra originaria.

Gli agrumi sono piante che non tollerano le basse temperature. Per fiorire e fruttificare hanno bisogno di un clima mite per cui in Cina crescono, oggi come nel passato, solo nelle terre meridionali, Hunan e Jiangxi.

In questo 'cuore caldo' si sarebbero originati il mandarino e l'arancio, che in seguito a lunghe migrazioni spontanee o dovute all'uomo si sono insediati in tutti i Sud del mondo, come anche il cedro, molto apprezzato dagli antichi popoli mediterranei e giunto in Europa prima degli altri agrumi. Il limone viene invece dall'Indocina, dove il clima è ancora più caldo. Gli agrumi sono piante delicate e gracili, ma esistono da migliaia di anni, riuscendo a diffondersi ovunque. Come è stato possibile? Ogni pianta ha la capacità naturale di espandersi nel territorio grazie al vento o agli animali che ne portano in giro, anche molto lontano, il polline e i semi, ma può stabilirsi saldamente in un luogo diverso da quello di origine solo a certe condizioni. Occorre che vi trovi un ambiente adatto, che riesca a stabilire un rapporto di giusta competizione con le altre piante e che l'uomo non ne ostacoli lo sviluppo. Gli agrumi, in tal senso, sono stati fortunati grazie alle loro caratteristiche: la bontà dei frutti e la bellezza del manto vegetale li ha resi sempre graditi all'uomo, che li ha custoditi e portati con sé come un dono del cielo.

Dal giardino delle esperidi all'esperidio

Si racconta nella mitologia greca che una delle dodici fatiche di Ercole comportò il furto da parte dell'eroe di alcuni 'frutti d'oro' rubati nell'orto delle Esperidi. Le Esperidi erano tre divinità che custodivano un bellissimo giardino in cui crescevano alberi dai frutti d'oro regalati dalla dea Terra a Giunone quando andò sposa a Giove. Ercole riuscì nell'impresa e da allora i frutti d'oro, che altro non sono che le arance, passarono dal giardino delle Esperidi nelle mani degli uomini. Il ricordo di questa leggenda è rimasto legato al nome botanico del frutto degli agrumi, chiamato appunto esperidio. È questo una bacca con una buccia esterna gialla o arancione dall'odore e sapore aromatici e all'interno bianca, spugnosa e amarognola. La buccia racchiude la polpa divisa in spicchi avvolti da una pellicola trasparente. Ogni spicchio è formato da numerose vescichette, somiglianti a gocce, piene di una soluzione dolce, profumata e carica di vitamine. Circondati e protetti dalle vescichette ci sono i semi che, una volta a terra, possono germogliare dando origine a nuove piante.

Un serbatoio di salute

Gli agrumi sono alla base di una sana alimentazione. La polpa, particolarmente ricca di vitamina C, è necessaria per combattere le infezioni e per favorire la coagulazione del sangue. Contiene inoltre calcio, ferro e potassio, che favoriscono la formazione delle ossa, e zuccheri semplici, che danno energia. 100 grammi di polpa forniscono in media 45 calorie.

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