Al-Fatàh

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al-Fatàh Sigla rovesciata di Ḥarakat at-Taḥrīr al-waṭanī al-filasṭīnī (con l’omissione delle iniziali di al-waṭanī «nazionale»), movimento di liberazione nazionale palestinese. Costituito a partire dal 1957, soprattutto a opera di Y. ‛Arafāt, nel 1965 avviò la guerriglia contro Israele e dopo il conflitto del 1967 assunse l’egemonia all’interno dell’Organizzazione per la libreazione della Palestina. Con le elezioni del 1996 prese il controllo del potere esecutivo e legislativo dell’Autorità nazionale della Palestina; decisiva nella seconda intifada (2000), perse poi consensi a favore di Ḥamas, da cui è stata sconfitta alle elezioni del 2006 e con cui negli anni successivi si è scontrata anche militarmente (→ Palestina). Nel maggio 2011 al-F. e Ḥamas hanno firmato un accordo di riconciliazione con la mediazione dell’Egitto, ma pochi mesi dopo Ḥamas ha riaffermato la sua posizione di forza nel negoziato con Israele concedendo la liberazione del soldato israeliano Gilad Shalit in cambio di quella di oltre mille prigionieri palestinesi detenuti in Israele. Nel maggio 2014, dopo il raggiungimento di un’intesa tra al-F. e Ḥamas, le due fazioni si sono accordate sulla nomina di R. Hamdullah a primo ministro del governo transitorio di unità nazionale, ufficialmente insediatosi il mese successivo; le dimissioni di Hamdullah, rassegnate nel giugno 2015 per l’impossibilità di rendere operativo l’esecutivo all’interno della Striscia di Gaza, e i continui dissidi interni hanno portato al rinvio delle elezioni, mentre la Cisgiordania e Gerusalemme hanno visto un drammatico aumento della tensione, sfociato nel settembre 2015 in una nuova ondata di violenza, poi rientrata anche grazie al mancato appoggio delle principali organizzazioni politiche palestinesi. Un passo decisivo verso la riconciliazione è stato compiuto nel settembre 2017 con lo scioglimento dell’esecutivo di Ḥamas a Gaza e con l’accettazione da parte del movimento islamista delle condizioni poste dall'ANP, tra cui l’indizione di elezioni generali che comprendano anche Gaza e Palestina.

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