RESNAIS, Alain

Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1981)

RESNAIS, Alain

Gian Luigi Rondi

Regista del cinema francese, nato a Vannes, in Bretagna, il 3 giugno 1922. Dopo alcuni documentari di corto e medio metraggio (Van Gogh, 1948; Gauguin, 1950; Guernica, 1950; Les statues meurent aussi, 1951; Nuit et brouillard, 1955; Toute la mémoire du monde, 1956; Le chant du Styrène, 1958), che anticipano i temi del suo cinema più maturo - l'oblio, la memoria, il tempo, la solitudine, l'incomunicabilità, i ricordi - realizza nel 1959 Hiroshima mon amour, un monologo interiore che, sulla scorta di un testo di M. Duras, apre la strada in Francia alla Nouvelle vague, affermandone lucidamente i principali fondamenti, dalla libertà narrativa a quella espressiva. Se nel film seguente, L'année dernière à Marienbad (L'anno scorso a Marienbad), 1960, su soggetto di A. Robbe-Grillet, il teorizzatore del Nouveau roman, questi fondamenti sembrano risolversi soprattutto in astrazioni, negli altri film, invece, tornano a proporsi con solidità meditata: in Muriel le temps d'un retour (Muriel il tempo d'un ritorno), 1963, in equilibrio perfetto tra passato e presente sempre sapientemente intersecati; in La guerre est finie (La guerra è finita), 1966, che affida alla successione dei pensieri il montaggio dei luoghi e dei tempi, secondo una struttura di racconto non a caso definita cubista; nel fantascientifico Je t'aime, Je t'aime (Anatomia di un suicidio), 1968, che vede questa volta la scienza e non il pensiero ricostruire artificialmente il passato. Meno rigorosi, ma non in contraddizione con una poetica volta sempre a inventare modi nuovi di rappresentazione, i due film più recenti, Stavisky (Stavisky il grande truffatore), 1974, una biografia attenta a scoprire allusioni e tensioni anche sotto l'evidenza dell'intrigo, e Providence, 1976, un gioco, con un occhio a Pinter e un altro a Buñuel, sui poteri dell'immaginazione; forse qua e là un po' meccanico, ma ancora una volta carico di suggestione e di fascino.

Bibl.: M. Delahaye, Hiroshima-Resnais, in Premier plan, n. 4, 1959; H. Agel, Un cinéaste stoïcien, in Esprit, giugno 1960; F. Mizrachi, Thèmes surréalistes dans l'oeuvre de A. Resnais, in Études cinématographiques, nn. 40-42, Parigi 1965; R. Armes, The cinema of A. Resnais, Londra 1968; J. Ward, A. Resnais or the theme of time, ivi 1968; G. Bounoure, A. Resnais, Parigi 1974, con filmografia; P. Bertetto, A. Resnais, Firenze 1976, con filmografia.

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