Rohrwacher, Alba

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Attrice teatrale e cinematografica italiana (n. Firenze 1979). Di padre tedesco e madre italiana, dopo gli studi al Centro sperimentale di cinematografia ha recitato in diverse pièce teatrali prima di esordire nel cinema con L’amore ritrovato (2004). Giovane promessa, da allora si è imposta all’attenzione di critica e pubblico grazie a pellicole quali Mio fratello è figlio unico (2007), Giorni e nuvole (2007, David di Donatello come migliore attrice non protagonista), Il papà di Giovanna (2008, migliore attrice protagonista ai David di Donatello e candidata al Nastro d’argento) e La solitudine dei numeri primi (2010). Nel 2011 ha prestato la voce per Tormenti Film disegnato, per poi recitare in Il comandante e la cicogna e Glück, entrambi del 2012; nello stesso anno ha doppiato il film di animazione Ernest & Celestine, mentre è del 2013 la sua interpretazione nella pellicola di E. Dante Via Castellana Bandiera e del 2014 sono quelle nei film Le meraviglie e Hungry hearts (per quest'ultima interpretazione ha vinto la Coppa Volpi alla Mostra di Venezia dello stesso anno). Nel 2015 è tornata nelle sale cinematografiche recitando nei film Vergine giurata, Il racconto dei racconti, Sangue del mio sangue e Viva la sposa e nel 2016 nelle pellicole Perfetti sconosciuti, L'ami e La mécanique de l'ombre, con il quale si è aggiudicata il premio Cabiria al Torino film festival; nello stesso anno è tornata alla recitazione teatrale con Tre risvegli, su testo di P. Cavalli e regia di M. Martone. Tra le sue interpretazioni più recenti vanno segnalate quelle nelle pellicole Les fantômes d'Ismaël  di A. Desplechin e The Place di P. Genovese, entrambe del 2017, nel 2018, in Figlia mia di L. Bispuri, Lazzaro felice di A. Rohrwacher e Troppa grazia di G. Zanasi, in Magari di G. Elkann (2019), nel 2020, in Tre piani di N. Moretti e Lacci di D. Luchetti, in The Lost Daughter di M. Gyllenhaal (2021), nel 2023, in La chimera di A. Rohrwacher, Hors-saison di S. Brizé, Finalmente l'alba di S. Costanzo, Te l'avevo detto di G. Elkann e Mi fanno male i capelli di R. Torre, con la quale si è aggiudicata il premio Monica Vitti come miglior attrice alla Festa del Cinema di Roma.

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