Cavallari, Alberto

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Giornalista e saggista italiano (Bettola 1927 - Levanto 1998). Iniziò la carriera giovanissimo, collaborando a L'Italia libera (1945) e al Corriere lombardo (1947). Inviato speciale di Epoca (1950-53) e del Corriere della sera (1954-69), è stato direttore de Il Gazzettino di Venezia (1969-70). Trasferitosi nel 1973 a Parigi come corrispondente per La Stampa e per il Corriere della sera, nel 1981 venne chiamato a dirigere quest'ultimo, risollevando le sorti della testata che stava attraversando una crisi finanziaria in seguito allo scandalo della loggia P2. Nel 1984, tornato a Parigi, è stato editorialista de La Repubblica e ha ripreso il corso di lezioni di "informazione pubblica" (poi raccolte nel vol. La fabbrica del presente, 1990), già tenuto dal 1978 all'università di Parigi 2. Giornalista dallo stile sobrio e rigoroso, è stato autore di numerosi reportages e inchieste storico-politiche: L'Europa intelligente (1963); La Russia contro Kruscev (1964); Il Vaticano che cambia (1966); La Cina dell'ultimo Mao (1975); La Francia a sinistra (1977). Suoi sono anche un saggio sul giornalismo, Vicino e lontano (1981), il romanzo La fuga di Tolstoj (1986) e il saggio L'atlante del disordine. La crisi geopolitica di fine secolo (1994). Nel 2012 è stata pubblicata a cura di M. Breda l'antologia di articoli La forza di Sisifo.

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