Alcitoe

Enciclopedia Dantesca (1970)

Alcitoe

Giorgio Padon

Figlia di Minya, re di Orcomeno. Assieme alle sorelle Arsippe e Leucippe (quasi sempre citate tutte e tre collettivamente col patronimico Minyeidi), ricusò di prender parte alle feste dionisiache negando che Bacco fosse figlio di Giove; né le Minyeidi si ritennero dal turbare le cerimonie in onore del dio, per esaltare invece l'arte del tessere. La punizione di Bacco non si fece attendere: mentre stavano tessendo, vari prodigi le spaventarono, le tele divennero edera e pampini d'uva, e le sorelle furono mutate in pipistrelli (Ovid. Met. IV 1-41, 389-415).

Nell'epistola a Cino da Pistoia (III 7) D., citando per altra cosa quel passo di Ovidio, accenna rapidamente alla fabula trium sororum contemtricium in semine Semeles.

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