ALESSANDRA Feodorovna, imperatrice di Russia

Enciclopedia Italiana (1929)

ALESSANDRA Feodorovna, imperatrice di Russia

Ettore Lo Gatto

Moglie dello zar Nicola II, figlia del granduca d'Assia Luigi IV e della principessa Alice d'Inghilterra, nipote quindi della regina Vittoria d'Inghilterra, nacque il 25 maggio 1872 a Darmstadt. Si convertì all'ortodossia e prese il nome di Alessandra il 21 ottobre 1894. Il suo nome prima del battesimo ortodosso era Alice. Sposò il granduca Nicola Aleksandrovič, erede al trono, il 14 novembre 1894 (vecchio stile). Dal matrimonio nacquero 5 figli: Olga, Tatiana, Maria, Anastasia e l'erede al trono, Alessio. Al suo nome erano intitolati un reggimento di ulani della guardia e il 15° reggimento dei dragoni di Alessandro. Fu donna bella, imponente, maestosa, di animo buono e profondamente religioso. Secondo alcuni biografi, fu soggetta ad influenze straniere, ma non è provato che queste influenze abbiano avuto presa sul suo animo dal punto di vista politico. Sebbene estranea, per la sua origine, al mondo russo, amava la sua patria d'adozione ed era convinta di comprendere il popolo russo e di esserne compresa attraverso i legami del sentimento religioso.

Prese parte attiva alla politica dell'Impero, essendo tra i consiglieri irresponsabili più ascoltati dall'imperatore. A quanto è dato giudicare da lettere, memorie e documenti, questa sua intromissione nella vita politica non fu dovuta ad ambizione, ma ad amore per il marito. Ad essa è legato il tragico episodio di Rasputin, il monaco che seppe esercitare su di lei così forte influenza da indurla appunto ad intromettersi negli affari della politica e della guerra. Una documentazione esatta, a cui possa darsi piena fede, sui rapporti tra l'imperatrice e Rasputin, non esiste, ma sicura è l'influenza esercitata dal monaco nefasto e la sua ripercussione sulle azioni dell'imperatore. Decisive sono a questo proposito le lettere di A. F. all'imperatore, scritte nel periodo in cui Nicola II era al quartier generale. Scoppiata la rivoluzione, l'imperatrice fu arrestata il 21 marzo 1917, subito dopo l'imperatore, per ordine del governo provvisorio. Nei primi tempi la famiglia imperiale visse a Carskoe Svlo, poi fu trasferita a Tobolsk, dove rimase durante la rivoluzione bolscevica. Nella primavera del 1918 furono fatti dei vani tentativi per far fuggire l'imperatore e l'imperatrice. In momenti diversi tutti i membri della famiglia imperiale furono trasferiti a Ekaterinburg, dove ai primi di luglio sopravvenne un rafforzamento di sorveglianza affidata ai membri della ceka. La famiglia imperiale secondo le inchieste fatte più tardi, fu fucilata la notte dal 16 al 17 luglio 1918 per decisione del soviet locale di Ekaterinburg.

Bibl.: Oltre le storie generali della Russia, cfr. in particolare P. Gilliard, Le tragique destin de Nicolas II et de sa famille, Parigi 1920; T. Melnik, Ricordi intorno alla famiglia imperiale e alla sua vita prima e dopo la rivoluzione, Belgrado 1921; Princesse Paley, Souvenirs de Russie, Parigi 1923; M. Paléologue, La Russie des Tsars pendant la Grande Guerre, Parigi 1923; Wyrubowa, Glanz und Untergang der Romanoff, Vienna 1927; Lettere dell'imperatrice Alessandra Fjodorovna all'imperatore Nicola II, 2 voll., pp. 642-496, Berlino 1922. Testo originale inglese con la traduzione russa (404 lettere), dal 27 aprile 1914 al 17 dic. 1916; Corrispondenza di Nicola e di Alessandra Romanov, 1914-1915, 3 voll., con introduzione di M. N. Pokrovskij, edizione governativa, Mosca-Leningrado 1923 (su questa corrispondenza vedasi in italiano E. Šmurlo, in Europa Orientale, anno VI, n. X-XI). Sull'uccisione della famiglia imperiale: N. Sokoloff, Enquête judiciaire sur l'assassinat de la famille impériale russe, Parigi 1924. Del materiale a base di questa inchiesta sera già servito il generale Dieterichs, nel suo libro: Ubijstvo carskoj semj i Clenov doma Romanovych na Urall (L'uccisione della famiglia imperiale e dei membri della casa Romanov nell'Ural), Vladivostok 1922. Sulla vita privata dell'imepratrice: Souvenirs d'Alexis Volkov, valet de chambre de la Tsarine Alexandra Feodorovna, Parigi 1928.

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