ALEANDRI, Alessandro

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 2 (1960)

ALEANDRI, Alessandro

Vittorio Emanuele Giuntella

Nacque a Bevagna il 15 ag. 1762. Compiuti gli studi di diritto, si dedicò a ricerche di economia e di storia locale ed assolse in-carichi amministrativi in varie località dello Stato pontificio (Montecchio, Fano, Corneto). Proclamata la Repubblica romana, fu nominato dalle autorità francesi senatore per il dipartimento del Cimino. Segretario del Senato nell'aprile-maggio 1798 e presidente nel gennaio-febbraio 1799, partecipò attivamente ai lavori legislativi dell'assemblea. L'11 apr. 1799 fu nominato console e nel giugno fu eletto presidente del consolato. Dopo la caduta della repubblica, si tenne lontano dalla vita politica anche nel successivo periodo napoleonico. Nel ristabilito Stato pontificio fu governatore di Bevagna, di lesi, di Todi e assessore di Perugia, L'Accademia Fulginia lo ebbe tra i suoi membri dal 1823. Morì a Bevagna il 17 ag. 1838.

Convinto che, soprattutto con lo sviluppo dell'agricoltura, lo stato avrebbe rinnovato e risanato la sua economia, l'A. propugnò, nella sua opera Dell'ingrandimento dell'agricoltura e delle arti nello Stato pontificio,la necessità di condurre a fondo il risanamento delle paludi pontine e il ripristino nella sua antica efficenza del porto di Terracina. Incerto tra il mercantilismo e un liberismo moderato, interessato, soprattutto, al commercio dei grani, ritenne che si potesse ovviare agli inconvenienti del sistema annonario e alle incognite di una liberalizzazione incontrollata combinando i due sistemi, istituendo, cioè, compagnie di commercio sotto il controllo dello stato (che avrebbe dovuto procedere a frequenti censimenti granari e alla determinazione dei prezzi) e mantenendo in efficenza i pubblici magazzini frumentari (Dell'Annona).Scrisse anche un trattatello sulle macchine aerostatiche e un poemetto, ad imitazione dell'ode del Monti, prevedendo l'impulso che il volo avrebbe arrecato al progresso umano, ma anche esprimendo il timore che di esso ci si potesse servire per distruggere e uccidere.

Scritti principali: Lettere fisiche sul fenomeno della caligine osservato nell'anno 1783,Fano 1783; Delle macchine aerostatiche. Poema dell'abate A. A.,Foligno 1784; Memoria istorica sull'arco di Augusto esistente nella città di Fano dell'abate A. A.,Venezia 7785; Saggio georgico sulla proprietà dell'acque del torrente Lattone e commercio delle tele in Bevagna,Venezia 1785; Ricerche di A. A. sull'arte ariostatica,Venezia 1787; Dell'ingrandimento dell'agricoltura e delle arti nello Stato pontificio, saggio analitico u,niliato alla Santità di N. S. Papa Pio VI,Roma 1789; Degli orfano trofi e delle pubbliche case di lavoro,Viterbo 1793; Dell'A nnona. Ricerche del dottore A. A. con vedute di applicazione agli Stati di Sassonia,Roma 1794; Discorso recitato in Senato dal cittadino A. A. presidente del medesimo nella seduta dei 21 piovoso anno 7,Roma 1799.

Fonti e Bibl.: Processi verbali del Senato della Repubblica Romana,Roma anno VI-VII, passim;U. Gobbi, La concorrenza estera e gli antichi economisti italiani,Milano 1884, pp. 158-160;G. Trabalza, Due odi aerostatiche stampate a Foligno nel 1784,in Studi e profili,Torino 1903, pp. 86-92; T. Casini, Il Parlamento della Repubblica romana del 1798-99,in Rassegna storica del Risorgimento,III (1916), fasc. V-VI, p. 3; A. Cenaletti Gaudenti, La politica agraria e annonaria dello Stato Pontificio da Benedetto XIV a Pio VII,Roma 1947, p. 554.

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