PIRON, Alexis

Enciclopedia Italiana (1935)

PIRON, Alexis

Ferdinando Neri

Scrittore francese, nato a Digione il 9 luglio 1689, morto a Parigi il 21 gennaio 1773. Esordì sui teatri popolari con Arlequin Deucalion (1722), a cui tenne dietro una ventina di farse, opere buffe (Le mariage de Momus, L'Endriague, Le Caprice, Les Chimères, ecc.). Nel 1728 il Théâtre Français rappresentava la sua commedia Les fils ingrats (pubblicata nel 1758 col titolo primitivo dell'École des pères), e in seguito le tragedie Callisthène (1730) e Gustave Wasa (1733). Il suo capolavoro è La Métromanie (1738), commedia di carattere - che il Voltaire chiamava per scherzo La Piromanie - in cui il P. ritrasse sé stesso sotto il nome di Damis, giovine appassionato della poesia, e nella sua passione generoso, ma non sempre fortunato. Il pubblico accolse assai male un'altra commedia del P., L'Amant mystérieux, e la tragedia Fanand Cortez.

Fra le sue opere leggiere è una serie di Contes, a imitazione di quelli del La Fontaine; gli furono attribuiti molti scritti licenziosi, ma per la massima parte è provato che non sono suoi. Fu epigrammista vivace e si misurò più d'una volta col Voltaire; compose poesie campestri e pastorali, e da ultimo le odi sacre e parafrasi dei Salmi.

Bibl.: P. Chaponnière, P. Sa vie et son øuvre, Ginevra-Parigi 1910.