Alfano arcivescovo di Salerno. - Di nobile famiglia, legata alla dinastia longobarda dei principi di Salerno (Salerno tra il 1015 e il 1020 - ivi 1085). Uomo coltissimo nelle lettere e nella medicina, fattosi monaco (1054), dopo un breve periodo trascorso nel monastero beneventano di S. Sofia, dal 1056 si stabilì a Montecassino; nominato arcivescovo di Salerno da Stefano IX nel 1058, fu del partito riformatore. Ma la sua fama è soprattutto legata alla sua attività di poeta, dal latino elegante, riecheggiante i classici; inoltre alcuni suoi componimenti, come il carme De Cassino monte, o quelli indirizzati a Ildebrando, o ai principi salernitani Gisulfo e Guido, hanno anche valore di fonte storica. Scrisse anche opere in prosa, di argomento teologico e medico, andate perdute (di due di medicina, De quattuor humoribus corporis humani e De pulsibus, restano rifacimenti posteriori). È detto santo, sebbene senza culto.
Nacque tra il 1015 e il 1020 da nobilissima famiglia, congiunta per sangue alla dinastia principesca. Nato dopo alcuni fratelli, fu destinato al sacerdozio; iniziato nelle sacre dottrine, nella celebre scuola medica, fiorente allora nella sua città, apprese, oltre la medicina, la grammatica, la poesia ...
s. m. La posizione, la strategia politica di Angelino Alfano, personalità politica del centrodestra. ◆ Mentre quello che si intravede all’orizzonte - dal grillismo al renzismo, dalla neo-dc all’alfanismo - non sembra per ora rispondere alla domanda di...
s. m. e agg. Chi o che sostiene la linea politica di Angelino Alfano. ◆ Restano comunque i giovani l'elemento centrale del new deal alfaniano. «Stiamo incrementando la nascita dei Comitati per Silvio, a breve ce ne saranno almeno una cinquantina attivi...