ALLENAMENTO

Enciclopedia Italiana (1929)

ALLENAMENTO

Bruno ROGHI
Vittorino Vezzani

(fr. entraînement; sp. entrenamiento; ted. Trainierung; ingl. training).

Allenamento sportivo. - È un complesso di discipline, di atti e di accorgimenti per i quali l'atleta e la squadra vengono razionalmente e gradatamente addestrati, in modo da raggiungere il sommo grado dell'efficienza fisica e della tensione spirituale necessarî per presentarsi a una gara, e per disputarla nelle migliori condizioni e con le maggiori probabilità di buona riuscita. La pratica dell'allenamento involge un complesso di sistemi e di applicazioni che variano da paese a paese, da allenatore ad allenatore, da sport a sport. Non soltanto, infatti, il buon allenatore deve possedere specifiche nozioni tecniche di carattere fisiologico, essendo la sua opera intesa a trarre il rendimento massimo dalla macchina umana per mezzo della razionale educazione degli organi e dei muscoli, ma deve avere anche un pronto e felice intuito psicologico, così da saper adeguare e armonizzare l'insegnamento propriamente tecnico alle prerogative di razza, di costume e di temperamento degli atleti. Così, per riferirci al nostro paese, si osserva che non sempre feconda di buoni risultati fu l'opera esplicata dagli allenatori stranieri invitati da federazioni e società sportive nazionali per addestrare atleti italiani. Infatti mancarono assai spesso tra allenatori stranieri e allievi italiani la reciproca comprensione e di conseguenza la fervida collaborazione, che sono indispensabili per raggiungere gli scopi prefissi, e che presuppongono, da parte dell'allenatore, la conoscenza dell'indole, oltre che del fisico dell'allievo.

Nel campo atletico (podisti, lanciatori, saltatori, ginnasti, ecc.) l'arte dell'allenamento ha una metodologia ricca ed estesa, che va dalla disciplina del regime di vita alla specifica preparazione dell'atleta nello sport che gli è particolare. E poiché ogni ramo di sport richiede al praticante lo sviluppo di organi e di facoltà distinti, l'allenamento ha di mira, con l'armonioso sviluppo di tutto il corpo, il graduale addestramento intensivo delle facoltà e degli organi che presiedono alle singole discipline sportive.

Negli sport di combattimento (es. pugilato) e negli sport collettivi (es. giuoco del calcio) le doti di psicologo nell'allenatore assurgono a notevole importanza, trattandosi di sviluppare nell'atleta, insieme con la gagliardia fisica e con l'abilità tecnica, le virtù del coraggio, dell'impeto e dell'orgoglio che sono preminenti fattori di buon successo nella pratica di questi sport. Infine negli sport collettivi altro compito dell'allenatore è quello di conferire alla squadra l'unità di stile e di condotta che ne fa un organismo equilibrato e omogeneo.

Zootecnia. - È l'insieme delle pratiche e dei mezzi usati per ottenere che un motore animato giunga a fornire il massimo di lavoro utile nelle migliori condizioni e col minimo di fatica. Più spesso, però, il termine si adopera in un senso più limitato per indicare la preparazione dei cavalli e dei cani alle corse e alle cacce. Con l'allenamento si tende a porre tutti i sistemi e apparecchi che concorrono alla locomozione in perfetto stato di attività, in modo da conseguirne il più armonico ed energico funzionamento al momento e nella guisa richiesta dall'allenatore.

Per i bovini e per i cavalli da tiro pesante si consiglia di addestrare gli animali in età assai giovanile, ma con sforzi limitati per non danneggiarne lo sviluppo. Indi l'allenamento vero e proprio si compie senza regole fisse e ben determinate, ma avendo cura soprattutto di procedere gradualmente, di somministrare un'adatta alimentazione, d'intercalare qualche breve periodo di riposo, di combattere la formazione di vizî di tiro e di mantener sempre gli animali in efficienza. Nei cavalli da tiro pesante l'addestramento al lavoro si fa verso i due anni; l'allenamento vero e proprio va dai due anni e mezzo ai tre, età in cui l'animale entra a compiere regolarmente il suo servizio.

Nei cavalli da corsa il puledro addestrato si sottopone all'allenamento a partire dall'età di 18 mesi, quando si vuole farlo correre nelle corse dei due anni, più tardi, quando lo si vuole iscrivere alle corse dei tre anni. In un periodo di prima preparazione si tende, con un progressivo esercizio al passo, al piccolo galoppo e al galoppo, a diminuire il grasso, a irrobustire gli arti e ad avviare il puledro alla corsa. Dopo la prima preparazione si dà una settimana di riposo e s'incomincia poi la seconda preparazione, aumentando la durata e la rapidità del galoppo ed effettuando un buon numero di sudate. Dopo un'altra settimana di riposo si entra nel terzo periodo di preparazione, o preparazione finale, in cui gli esercizî al galoppo si fanno più lunghi e più rapidi e si aumentano le sudate, raggiungendo le condizioni in cui il puledro deve trovarsi per sostenere la corsa con buon successo.

Per i puledri che corrono nelle corse dei due anni non si fanno che due periodi di preparazione della durata di circa tre mesi; per quelli che corrono nelle corse dei tre anni l'allenamento dura circa tre mesi con i tre periodi di preparazione.

Tutte le operazioni d'allenamento devono essere fatte con molto criterio e con molta cura, adattandole al temperamento, alle condizioni di salute e alla sessualità dei varî animali. L'arte dell'allenamento rappresenta quindi un campo d'attività riservato a speciali competenti (allenatori, entraîneurs, trainers).

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