Rossèlli, Amelia

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Poetessa (Parigi 1930 - Roma 1996), figlia di Carlo e di madre inglese. Vissuta in Francia (fino al 1939), quindi in Inghilterra e negli USA, si trasferì in Italia nel 1946, stabilendosi a Roma nel 1950. La formazione irregolare, cosmopolita e plurilingue (si veda il vol. dei Primi scritti 1952-1963, 1980, in inglese, francese e italiano) contribuì a orientare la sua scrittura verso una sorta di sperimentalismo naturale, più prossimo al surrealismo francese e alla poesia anglosassone che alle coeve esperienze delle neoavanguardia italiana. Il suo linguaggio, caratterizzato soprattutto nelle prime raccolte da frequenti violazioni della norma grammaticale, sintattica e perfino ortografica, mentre si vale di ardite e imprevedibili associazioni per esprimere una materia dolorosa al limite dell'inafferrabile, è governato da una straordinaria competenza prosodica, frutto anche degli studî musicali a lungo coltivati dall'autrice. Ha pubblicato Variazioni belliche (1964, con uno scritto tecnico, Spazi metrici); Serie ospedaliera (1969); Documento, 1966-1973 (1976); Impromptu (1981); Appunti sparsi e persi (scritti di vario tipo, 1983); Antologia poetica (1987, a cura di G. Spagnoletti); Sleep. Poesie in inglese (1992, trad. it. a fronte), che raccoglie poesie composte tra il 1953 e il 1966. Morì suicida. Nel 2012 è stato pubblicato a cura di S. Giovannuzzi il volume Opera poetica, mentre sono del 2020 Serie ospedaliera 1963-1965, a cura di E. Tandello, e Miss Rosselli di R. Paris.

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