AMERICA

Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)

AMERICA (II, p. 837; App. I, p. 108; II, 1, p. 152)

Roberto Almagià

Esplorazione. - I progressi del riconoscimento delle regioni meno note del Continente americano derivano ormai, per la massima parte, dall'attività di uffici o servizî statali, specialmente nel Canada, negli S.U.A., ma anche nel Chile, nel Brasile, ecc. Al Canada si deve l'esplorazione dell'Arcipelago americano-artico dove, oltre alla scoperta di qualche nuova isola, si registra una molto notevole serie di studî e missioni nella Terra di Baffin con indagini sui ghiacciai e la morfologia glaciale, sul clima e la vegetazione ed anche sugli insediamenti indigeni (Eschimesi) in tempi storici. Anche le conoscenze sull'interno del Labrador hanno fatto cospicui progressi in connessione soprattutto con la prospezione del sottosuolo e la crescente utilizzazione delle risorse minerarie.

Nell'America Meridionale hanno avuto luogo spedizioni scientifiche ricche di risultati nell'Amazzonia e nel massiccio della Guiana inoltre, in parecchie sezioni delle catene andine, dove, per opera di gruppi bene organizzati, sono state scalate molte delle più alte vette, delle quali è stata con maggior precisione determinata l'altezza (v. ande in questa App.). Tra queste spedizioni merita di essere particolarmente menzionata quella diretta da A.M. De Agostini e da G. Morandini nella Terra del Fuoco dove, tra l'altro, fu compiuta l'ascensione dei monti Sarmiento e Italia.

Molti dati nuovi si trovano nei fogli più aggiornati della carta internazionale al milionesimo. Quella dell'America Latina, in 107 fogli curata dalla American Geographical Society, è stata completata nel 1945 e viene tenuta al corrente con ristampe di alcuni fogli; per l'America anglosassone il milionesimo esiste già da tempo. Dalla carta al milionesimo deriva una carta al 5 milioni in 5 fogli (1942-48) che abbraccia l'intero Continente americano; posteriore (1953) è la carta al 12.500.000 in un foglio. Il vol. v del recente (1957) Times Atlas è interamente dedicato all'America: le carte fondamentali sono al 2 milioni e mezzo per l'America anglosassone, al 5 milioni per l'America latina. Anche l'Atlante Internazionale del Touring Club Italiano, nella nuova edizione terminata nel 1956, contiene carte aggiornate di molte parti dell'America (compresi tutti gli Stati Uniti) al 3 milioni; per altre al 10 milioni. Per carte dei singoli stati americani vedi alle rispettive voci.

America Settentrionale. - Il più importante mutamento politico verificatosi di recente è l'ingresso dell'Alasca fra gli stati della Federazione nordamericana avvenuto il 7 luglio 1958, come 49° stato. Per area esso è al primo posto (v. alasca). Successivamente, nel marzo 1959, è entrato nella confederazione come 50° stato l'arcipelago delle isole Hawaii. Nel Canada si era registrato precedentemente un analogo avvenimento: l'isola di Terranova si era formalmente unita alla Federazione come decima provincia, il 31 marzo 1949. Oltre alle dieci province, il Canada comprende due territorî, quello dello Yukon e quello designato ufficialmente come North West Territories, la cui amministrazione fu riorganizzata con un atto del 1952. Nel Messico il territorio denominato Baja California Norte, fu eretto in stato nel settembre 1951. Pertanto il Messico comprende oggi 29 stati, un distretto federale e due territorî (Baja California Sur e Quintana Roo; v. messico). Dal 5 giugno 1953 la Groenlandia è divenuta parte integrante dello Stato danese. Alla sua difesa provvedono Danimarca e Stati Uniti in base a una convenzione del 27 aprile 1951. Le piccole isole di St. Pierre e Miquelon presso Terranova sono dal 1947 un "territorio di Oltremare" della Repubblica francese.

L'America Settentrionale partecipa per circa il 22-25% alla produzione mondiale del frumento, per il 50% e più alla produzione del mais, per l'8% o poco più alla produzione dello zucchero, per circa un terzo alla produzione del tabacco, per oltre un terzo alla produzione del cotone (fibra), per la metà o più alla produzione della carta. Possiede il 15% dei bovini del mondo, il 17% dei suini; getta sul mercato il 7-8% del pesce pescato nel mondo. Fornisce il 30-32% dei combustibili solidi, il 40% del petrolio, una cospicua, ma difficilmente precisabile percentuale di uranio, forse un terzo dell'acciaio, il 50% dell'argento, forse il 40% e più del rame, la metà dell'alluminio; possiede poco meno di un quarto del naviglio mercantile di tutto il mondo, ha il 70% degli autoveicoli circolanti nel mondo. Queste cifre, grossolanamente approssimate (nelle quali il massimo peso è esercitato naturalmente dagli S.U.A.) dànno una idea di ciò che rappresenta l'America Settentrionale nell'economia mondiale; tuttavia negli ultimi anni la partecipazione nordamericana (e statunitense in particolare) tende piuttosto a diminuire.

Nel campo delle comunicazioni, molti dei progressi attuati nell'ultimo decennio hanno un'importanza che trascende i limiti dei singoli paesi americani. Sono state migliorate le comunicazioni tra i tre maggiori stati. La Pan-American Highway, legata alla rete stradale statunitense, è aperta attraverso l'intero Messico e il Guatemala; altre comunicazioni sono state aperte col Messico. A nord la strada dell'Alasca, costruita nel 1942, ora aperta al traffico civile, iniziando a Dawson City nella Columbia Britannica raggiunge Fairbanks (2443 km; v. alasca).

Per quanto riguarda il traffico fluviale, i grandi lavori di canalizzazione. sul fiume San Lorenzo, che consentono a navi mercantili di grosso tonnellaggio di arrivare fino a Duluth all'estremità ovest del Lago Superiore, hanno fatto di Montreal un porto di raggio mondiale, ed hanno accresciuto l'efficienza di altri porti, come Chicago.

Il perfezionamento delle comunicazioni aeree ha ravvicinato l'America Settentrionale all'Europa in misura tale che nessuno poteva dieci anni fa prevedere: dieci ore da Roma a New York, 7 da Parigi e da Londra. Le nuove rotte polari abbreviano i percorsi tra i centri del Pacifico (Los Angeles, San Francisco, Vancouver) e l'Europa occidentale (v. artiche, regioni).

America Centrale. - L'assetto politico dell'America Centrale non può dirsi ancora del tutto stabile, non tanto per superstiti contestazioni di confine (confine fra Honduras e Nicaragua; reclami del Guatemala sull'Honduras Britannico, ecc.), quanto per frequenti movimenti sediziosi all'interno dei singoli stati, che hanno ripercussioni anche sui paesi vicini. Tra i più recenti avvenimenti politici è da menzionare al primo posto la costituzione, avvenuta nel gennaio 1958, della Federazione Caraibica o delle Indie Occidentali, costituita dalle isole Giamaica, Antigua, Barbados, Dominica, Monserrat, Nevis e isole adiacenti, S. Lucia, S. Vincenzo, Trinidad e Tobago. Essa ha un proprio parlamento, e rimane nell'orbita del Commonwealth britannico. Non ne fanno parte le Bahama e le isole Vergini.

Le Antille olandesi sono divenute una unità autonoma entro il Regno dei Paesi Bassi con proprio Consiglio di governo. Le Antille francesi formano due dipartimenti d'oltremare (Martinica e Guadalupa) nella nuova Comunità francese. Puertorico ha ricevuto il 25 luglio 1952 il regime di Commonwealth; i cittadini portoricani sono equiparati a quelli degli Stati Uniti.

Per l'economia mondiale è aumentata l'importanza della coltura del caffè e di quella del tabacco, alquanto diminuita quella del banano e di altre frutta tropicali; per lo zucchero l'America Centrale fornisce circa un quinto della produzione mondiale (canna, in primissima linea da Cuba). Per il petrolio hanno importanza Trinidad e le Antille olandesi, ascritte di solito all'America Centrale.

Le comunicazioni aeree hanno assunto grande sviluppo. Scali importanti di linee internazionali sono Panama e l'Avana. Per il canale di Panama v. la voce in questa App.

America Meridionale. - Le dispute di confine prolungatesi in molti casi per decennî fra i varî stati sudamericani sono state quasi interamente composte. Non è definito ancora in tutti i particolari il percorso della frontiera tra Perù ed Ecuador determinato da un accordo generico del 1942. Nel settembre 1953 il Chile ha ufficialmente dichiarato porto franco Arica accordandovi speciali privilegi alla Bolivia; così si è chiusa una lunga controversia. Gravi ripercussioni ha avuto, anche fuori dell'Argentina, la rivoluzione che ha posto fine al regime dittatoriale peroniano. Il Brasile ha dato esecuzione al trasferimento della capitale dalla costa al Goiás; essa ha nome Brasilia. Mutamenti importanti nell'ordinamento amministrativo interno si sono verificati nell'Argentina (soppressione dei territorî), nel Brasile, nel Chile, ecc.

L'importanza mondiale dell'America Meridionale nella produzione del frumento è diminuita: essa fornisce in complesso circa 1/15 del totale mondiale. Essa conserva invece il primato incontestato nella produzione del caffè (60% della produzione mondiale) e produce un terzo del cacao. In aumento sono la canna da zucchero e il cotone. I bovini sommano al 16% circa del totale mondiale; i suini al 10%; per gli ovini la proporzione è all'incirca la stessa.

L'America Meridionale ha acquistato una enorme importanza per la produzione del petrolio greggio: il blocco costituito dal Venezuela, da Trinidad, dalla Colombia e dall'Ecuador ha nell'insieme il terzo posto tra i massimi blocchi del mondo (dopo gli Stati Uniti e i paesi del Medio Oriente) e altri paesi, come l'Argentina e il Brasile, dove la ricerca è molto attiva, si presentano con buone prospettive. Inoltre dall'America Meridionale (Guiana) viene circa il 30% della bauxite attualmente utilizzata nel mondo.

Ingente è la produzione del rame e dell'argento (Ande boliviane e cilene). Recente è l'inizio dell'importazione d'ingenti quantità di minerali di ferro dal Venezuela.

Per quanto riguarda il problema delle comunicazioni, che ha un'importanza enorme non solo per i rapporti con gli Stati Uniti e con l'Europa, ma anche per quelli fra i varî stati sudamericani e fra questi e i paesi del Mar Caraibico, si deve osservare che le ferrovie transandine hanno finora, tranne quella argentino-cilena da Buenos Aires a Santiago, importanza modestissima, limitata quasi esclusivamente al traffico locale. Maggiori prospettive sembra possano avere per l'avvenire le linee dalla Bolivia ai porti del Chile (Arica) e all'Argentina, e quella, presso che ultimata, da La Paz a Corumbá nel Brasile (v. bolivia).

La Pan-American Highway, concepita come una grande autostrada, è ormai prossima a essere ultimata, tranne per le sezioni che traversano territorî quanto mai accidentati, della Colombia meridionale e dell'Ecuador, ma la sua efficacia è scarsissima.

Le merci, anche per gli scambî fra i diversi stati americani utilizzano ancora molto largamente le vie marittime, ed anche alcune vie fluviali; i viaggiatori si servono del mezzo aereo, che perciò va acquistando sempre maggiore sviluppo. Esso ha avvicinato enormemente l'America Meridionale all'Europa ed ha conferito importanza mondiale agli aeroporti sull'Atlantico, in prima linea a Rio de Janeiro, Santos, Buenos Aires e Montevideo.

Organizzazione degli Stati Americani. - Per l'Unione Panamericana, si rinvia alla voce Panamericanismo (App. II, 11, p. 498 e in questa Appendice).

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