LITVAK, Anatole

Enciclopedia del Cinema (2003)

Litvak, Anatole (propr. Litwak, Michael Anatol)

Leonardo Gandini

Regista cinematografico ucraino, naturalizzato statunitense, nato a Kiev il 21 maggio 1902 e morto a Neuilly-sur-Seine il 15 dicembre 1974. Di famiglia ebrea, attivo fra gli anni Venti e Trenta nelle due capitali del cinema europeo, Berlino e Parigi, quindi a Hollywood ‒ dove si svolse la stagione più importante della sua carriera ‒ e di nuovo in Europa, L. manifestò sempre una felice propensione a mescolare esperienze, linguaggi e identità culturali così da meritare l'appellativo di 'cineasta cosmopolita'. Tra i suoi film, The snake pit (1948; La fossa dei serpenti) concorse all'Oscar nel 1949 con ben cinque nominations, tra le quali quelle per il miglior film e la regia, vincendo il premio per la migliore colonna sonora (scritta da Alfred Newman); anche Decision before dawn (1951; I dannati) ottenne nel 1952 la candidatura all'Oscar per il miglior film.

Abbandonati gli studi filosofici per quelli di arte drammatica, cominciò a lavorare come attore e regista teatrale a Pietrogrado. Passò quindi a lavorare nel cinema come scenografo e aiuto regista e diresse il suo primo film, Tatiana, nel 1923. Nel 1925 si trasferì in Germania, dove collaborò con Georg W. Pabst al montaggio di Die freudlose Gasse (La via senza gioia). In seguito entrò a far parte del gruppo dei cineasti russi che, fuggiti dopo la rivoluzione, operavano tra Berlino, Parigi e la Gran Bretagna. Con l'avvento del sonoro, grazie alla sua buona conoscenza delle principali lingue europee, divenne uno dei registi più ricercati per la realizzazione delle cosiddette versioni multiple (film girati contemporaneamente in inglese, francese e tedesco). Tra i suoi maggiori successi di questo periodo vanno ricordati i due melodrammi realizzati in Francia: L'équipage (1935; L'equipaggio) e Mayerling (1936). Nel 1936, chiamato dalla Warner Bros., si trasferì negli Stati Uniti, dove lavorò dapprima a film di ambientazione europea o a rifacimenti hollywoodiani di opere che avevano avuto successo in Europa (come The woman I love, 1937, Adorazione, remake di L'équipage). Anche in seguito, peraltro, L. mantenne la tendenza a girare film di sapore europeo, spesso ambientati a Parigi o a Londra ricostruite scenograficamente a Hollywood, e a servirsi di attori di origine europea, come Charles Boyer (in Tovarich, il suo secondo film statunitense, del 1937) e Ingrid Bergman (che sarebbe stata la protagonista di Anastasia, 1956, e di Goodbye again, 1961, Le piace Brahms?). Dopo aver collaborato, durante la Seconda guerra mondiale, con Frank Capra ai documentari di propaganda della serie Why we fight (1942-1945, parzialmente distribuita in Italia con il titolo Perché combattiamo), L. visse il miglior momento della sua carriera. Diresse infatti in questo periodo The snake pit, tratto dal romanzo di M.J. Ward, film ambientato in un manicomio descritto con toni insolitamente realistici ‒ almeno rispetto ai parametri dell'epoca ‒, e Decision before dawn, ritenuto dalla critica il suo capolavoro, una spy story che ha per protagonisti alcuni prigionieri tedeschi reclutati dagli angloamericani come spie e inviati tra i nazisti a raccogliere informazioni. La sua esperienza in Francia e Germania gli aveva insegnato inoltre a riconoscere l'importanza del soggetto, e dunque a sottrarsi, quando possibile, alle modalità del classico regista da studio hollywoodiano, obbligato a mettere in scena copioni senza conoscerli o apprezzarli. Non è un caso che due dei suoi film più celebri abbiano alla base un soggetto che lui stesso insistette per comprare, adattare e dirigere: oltre a The snake pit, Sorry, wrong number (1948; Il terrore corre sul filo), dal radiodramma di L. Fletcher, un thriller psicologico in cui una donna ricca e malata (Barbara Stanwyck, che ottenne una nomination all'Oscar) scopre che il marito (Burt Lancaster) sta progettando di ucciderla. Negli anni Cinquanta, L. tornò a lavorare in Europa, realizzando film di successo (prodotti spesso con capitali statunitensi) appartenenti ai generi più svariati, dal thriller alla commedia, dal melodramma alla spy story. Il suo ultimo film, il giallo La dame dans l'auto avec des lunettes et un fusil (1970; La signora dell'auto con gli occhiali e un fucile), lo girò in Francia, dove era tornato a vivere negli anni Sessanta.

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