BRETON, André

Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)

BRETON, André

Vittorio STELLA

Poeta, scrittore e polemista nato a Tinchebray (Orne) il 18 febbraio 1896. Studiò medicina, particolarmente psichiatria, ma nel 1924 abbandonò il lavoro professionale per dedicarsi alla "rivoluzione" surrealista. Nondimeno la sua preparazione medico-psicologica influì sulla volontà di ricerca scientifica nel campo d'indagine freudiano, di cui investì il movimento surrealista. Nonostante la defezione di molti aderenti, B. è rimasto l'animatore costante del surrealismo e il difensore della sua autonomia contro l'assorbimento, pratico e dottrinario, in seno al partito comunista, dal quale egli, iscritto nel 1927, si andò allontanando fino al netto distacco pronunciato con lo scritto sulla Position politique du Surréalisme (1935) diretto in senso anarchico-rivoluzionario. Dal 1940 in America, ha fatto ritorno solo recentemente in Francia.

È autore di numerose opere poetiche, di prosa poetica, di scritti teorici e polemici: Mont de Piété, 1919; Les champs magnétiques, 1921, in collab. con Soupault; Clair de terre, 1923; Poisson soluble, 1924; Les Pas perdus, 1924; Légitime défense, 1926; Introduction au discours sur le peu de réalité, 1927; Le surréalisme et la peinture, 1928; Nadja, 1928; Ralentir travaux 1930, in collab. con Charles Éduard; L'Immaculée Conception, 1930; L'Union libre, 1931; Misère de la poésie, 1932; Le Revolver à cheveux blancs, 1932; Les Vases communicants, 1932; Qu'est-ce que le surréalisme?, 1934; L'Air de l'eau, 1934; Point du jour, 1934; Au lavoir noir, 1936; Notes sur la poésie, 1936; L'amour fou, 1938; Anthologie de l'humour noir, 1945; Situation du surréalisme entre les deux guerres, 1945; Arcane 17,1945.

Pur avendo contribuito ad instaurare il canone della scrittura automatica, non si sente ad esso legato e non lo applica se non raramente. La sua liberazione dai nessi logici dell'espressione tradizionale in forme estremamente libere, suscita, a volte, un rapido fervore d'immagini nella figurazione degli stati più labili della coscienza al limite incerto - e da lui tanto cercato - tra normalità psichica e pazzia.

Bibl.: J. Mangeot, Histoire du surréalisme, Parigi 1934; D. Gascoyne, A short survey of surrealism, Londra 1935; M. Nadeau, Hist. du surréalisme, Parigi 1945; C. Bo, Bilancio del surrealismo, Padova 1944; J. Peiffer, Situation d'A.B., in Confluences, 1945.

TAG

Scrittura automatica

Surrealismo

Psichiatria

Francia

Londra