LURÇAT, André

Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1979)

LURÇAT, André

Pia Pascalino

Architetto, nato a Bruyères (Vosgi) il 27 agosto 1894, morto a Sceaux il 12 luglio 1970. Con Le Corbusier e Mallet Stevens è tra i massimi esponenti del razionalismo francese. L'uso del nuovo linguaggio architettonico da parte di L. risale agli anni intorno al 1922. Una serie di case d'abitazione ne sono validi esempi. A Parigi la casa Rousset, la Cité Seurat, la casa del pittore Seurat. L. ha seguito con intensità la problematica delle avanguardie europee e nelle sue opere sono evidenti i rapporti con le ricerche espressive del neoplasticismo e del suprematismo. Particolarmente riuscito è il centro scolastico di Villejuif (1932), una costruzione che ripropone con grande autonomia compositiva le leggi del funzionalismo strutturale e spaziale. Altre opere da segnalare: piano di ricostruzione della città di Maubeuge (1945); quartieri d'abitazione (1946-1962) e palazzo dello Sport di Saint-Denis (1960-61); gruppo di abitazioni a Saint-Max presso Nancy (1959-1962). L. è stato anche fondatore dei CIAM (Congressi Internazionali Architettura Moderna).

Il suo entusiasmo verso le potenzialità delle nuove tecnologie è legato alla speranza di risolvere vasti problemi urbanistici-residenziali in corrispondenza di nuove realtà sociali. È una delle ipotesi principali del movimento moderno che L. ha sostenuto con una serie di studi e disegni sulla città e l'habitat tra cui il "Progetto di nuova città verticale" del 1930. Nel 1934 questi interessi lo spingono a lasciare la Francia per andare a lavorare in URSS. Durante questo periodo la sua attenzione si appunta maggiormente sui problemi di una ricerca realistica di rapporto concreto con le possibilità in atto dell'industria e della legislazione edilizia corrente.

Dopo la seconda guerra mondiale ha eseguito molti piani di ricostruzione e sistemazioni urbanistiche in Francia. Tra le opere più recenti è l'Hôtel de Ville a Le Blanc - Mesnil (1967). L. ha donato l'intera collezione dei suoi progetti al Conservatoire National des arts et métiers. Vedi tav. f. t.

Tra i suoi scritti: Urbanisme et architecture, 1942; Forme composition et lois d'harmonie, 1953-57; Oeuvres récentes I, 1961.

Bibl.: S. Tintori, Un'ideologia per la ricostruzione. Le opere recenti di A. Lurçat, in Casabella, marzo 1962; G. Piccinato, L'architettura contemporanea in Francia, Rocca S. Casciano 1965; B. Zevi, Omaggio ad A. Lurçat, ma senza equivoci, in Architettura, marzo 1968.

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