ANDREA da Faenza

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 3 (1961)

ANDREA da Faenza

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Nato probabilmente verso la metà del secolo XV, se nella quaresima del 1489 era predicatore francescano a Suhnona, istituì in questa città un Monte frumentario e indusse la regina Giovanna I d'Aragona a concedere ai Sulmonesi l'introduzione dell'arte della lana in quella parte del Regno, come a noi risulta da una lettera datata 24 maggio 1489.

Sempre in occasione delle prediche quaresimali , nel 1490 curò a Spoleto l'istituzione di un Monte frumentario e la ricostituzione di quello di pietà, i cui statuti furono da A. riveduti l'anno successivo. Nel 1490 da Spoleto era passato a Terni e vi aveva fondato un Monte del grano, riuscendo a togliere l'amministrazione di questo e del preesistente Monte di pietà al Comune per affidarla alla confraternita della Beata Vergine di S. Nicandro, costituita da influenti e ricchi cittadini. Spostatosi in Emilia, A. continuò nell'opera di difflisione e di rafforzamento dei Monti: a Piacenza. nel cui territorio si trovava nel 1492, aumentò il capitale del monte di pietà a 3000 libre; nello stesso anno, a Carpi, curò la fondazione di un monte di pietà e promosse la formazione di una confraternita in onore del ss. Sacramento; nel 1493 fondò il Monte frumentario di Cremona. In questo stesso anno, durante il Capitolo generale dell'Ordine, fra' A. sostenne, nelle dispute che si accesero anche in quell'occasione tra i fautori della gratuità e quelli del modico interesse da applicarsi ai prestiti, questa seconda tesi, condividendo il punto di vista di Bernardino da Feltre. Sull'epoca della morte non si può fornire una data precisa per la confusione creatasi intorno alla figura di A., a proposito della sua sepoltura in Sicilia e dell'identificazione con altri personaggi di uguale nome Andrea, che sono menzionati dalla tradizione storiografica.

Un "Andreas de Faventia "morto nel 1500 a Cammarata in Sicilia è ricordato da Mariano da Firenze (cfr. Arch. Franc. Hist.,IV [1911], p. 334).Un Andrea, morto nel 1562 sempre a Cammarata, ricordato dal Wadding, è stato a torto dal Picconi confuso con A., senza peraltro che il riconoscimento dell'errore permettesse di fissare la data di morte di A. da Faenza. Un terzo Andrea "de Aragonia", morto a Cammarata, è stato identificato con l'"Andreas de Faventia" di cui sopra, ma senza precisare se si trattasse del fondatore dei Monti frumentari e di pietà. A proposito di quest'ultimo, il padre Flaminio da Parma ricordava che nel 1495 era avvenuta la sua morte, senza precisare la fonte di tale notizia (cfr. per tutto ciò, e per i rinvii ae opere degli autori ricordati, A. Ghinato, pp, 431-433). Si può, in conclusione, pensare alle due date 1495 e 1500 come alle più probabili per la morte di Andrea.

Bibl.: Indicazioni complete di fonti e di letteratura storica si trovano criticamente esposte in: A. Ghinato, I primitivi Montì frumentari di fra A. da F., in Antonianum, XXXIII (1958), pp. 423-442.

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