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Verròcchio, Andrea del

Enciclopedia on line
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Pittore, scultore e orafo (Firenze 1435 - Venezia 1488). Annoverato tra le principali figure della vita artistica fiorentina nella seconda metà del 15° secolo, nella scultura V. realizzò una monumentalità nuova, che suppone una spazialità non costringibile dentro la prospettiva quattrocentesca e che tende di fatto a rompere l'immobilità in una ricerca di movimento, sia nei gesti che suggeriscono instabilità, sia nelle superfici e negli atteggiamenti psicologici (David, Firenze, Museo nazionale del Bargello; Incredulità di s. Tommaso, Firenze, Orsanmichele). Nella pittura, un'attenta lettura delle opere fiamminghe, imprime un nuovo realismo alle composizioni con intenso studio di tipi nuovi, anche nel superamento delle consuetudini iconografiche.

Vita e opere

Figlio di Michele di Francesco Cione, fabbricante di mattoni e poi gabelliere, prese il nome dal suo primo maestro d'arte, un orefice fiorentino che si chiamava Giuliano Verrocchi. Ma V. fu specialmente un maestro di sé stesso e partecipò assai presto a concorsi e ad opere collettive. Dopo un lungo silenzio, la sua prima commissione è l'importante gruppo della Incredulità di s. Tommaso in Orsanmichele del 1466; l'anno dopo eseguiva un'opera assai semplice, la lastra tombale di Cosimo il Vecchio nella sagrestia di S. Lorenzo. Nel 1468 gli fu commissionata la palla di bronzo per la cupola di S. Maria del Fiore; dello stesso anno è anche la prima commessa come pittore: uno stendardo per la giostra di Lorenzo de' Medici in onore di Lucrezia Donati, perduto. V. doveva evidentemente aver appreso la pittura da Filippo Lippi. Fu influenzato anche dal più giovane S. Botticelli. Con la morte di Donatello (1466), V. era divenuto il protetto di Piero de' Medici e del figlio Lorenzo. Fra il 1470 e il 1472 V. lavorò alla tomba di Piero e Giovanni de' Medici nella sagrestia di S. Lorenzo. Nello stesso anno entrò nella compagnia di S. Luca come "dipintore e intagliatore". Intorno al 1474-75 dipinse il Battesimo di Cristo per S. Salvi; nel 1474 una Madonna e Santi per Donato de' Medici a Pistoia. Il primo dipinto fu finito da Leonardo, il secondo da Lorenzo di Credi. Nello stesso tempo attendeva al David di bronzo che nel 1476 Lorenzo e Giuliano de' Medici vendettero alla Signoria. Nel 1476 presentava a Pistoia il suo modello (oggi al Victoria and Albert Museum di Londra) per il cenotafio del vescovo Forteguerri, che gli fu commissionato definitivamente nel 1477, ma che rimase incompiuto. Nel 1480 completò il rilievo di uno dei pannelli dell'altare del battistero di Firenze e già nel 1478 aveva fuso il putto col delfino, ora al Bargello, per la villa Medici a Careggi. Di un allievo sono le parti superstiti del Monumento Tornabuoni nella chiesa della Minerva a Roma (1477 e seguenti), menzionato da G. Vasari. Nel 1479 ebbe l'incarico dalla repubblica di Venezia di un monumento equestre a B. Colleoni; il modello fu eseguito nel 1481, ma soltanto nel 1492 fu fuso da A. Leopardi, che aveva perso il concorso per la statua contro il Verrocchio. Nel 1483 V. aveva intanto consegnato a Orsanmichele l'Incredulità di s. Tommaso, ordinatagli tanti anni prima. Lo studio del V. fu ereditato da Lorenzo di Credi, che completò le opere lasciate incompiute dal maestro.

Vedi anche
Lorènzo di Credi Pittore (Firenze fra il 1456 e il 1460 - ivi 1537), probabilmente anche orafo e scultore. Allievo e poi aiuto del Verrocchio, nella cui bottega appare presente ancora nel 1486, subì anche l'influenza di Leonardo e del Perugino. Divenuto seguace di G. Savonarola, nel 1497 bruciò le sue opere profane (ci ... Alessandro de Leopardi Orafo, fonditore, architetto (Venezia 1465 circa - ivi 1522-23). Maestro stampatore di zecca (1484-87), messo al bando dal territorio veneto nel 1487, l'anno seguente fu richiamato con l'incarico di condurre a termine, dopo la morte di A. Verrocchio, la fusione in bronzo del monumento a B. Colleoni e ... Mèdici, Piero de', detto il Gottoso Figlio (Firenze 1414 o 1416 - ivi 1469) di Cosimo il Vecchio. Dopo essere stato gonfaloniere nel 1461, successe ugualmente al padre nella direzione del governo fiorentino. Si rese dapprima malvisto a molti dei fautori della sua casa, richiedendo la restituzione di molti dei crediti concessi da Cosimo; ... Pietro Vannucci detto il Perugino Pittore (Città della Pieve 1450 circa - Fontignano, Perugia, 1523). Tra i maggiori protagonisti dell'arte rinascimentale italiana, P. si formò sulle opere dei grandi artisti della prima metà del Quattrocento attivi nella sua regione; informato della produzione di Piero della Francesca, fu in seguito ...
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  • BIOGRAFIE in Arti visive
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  • COSIMO IL VECCHIO
Altri risultati per Verròcchio, Andrea del
  • Andrea di Cione (o Orcagna)
    Enciclopedia dell' Arte Medievale (1991)
    G. Kreytenberg Pittore, scultore e architetto nato verosimilmente fra il 1315 e il 1320 e morto alla fine del 1368, attivo principalmente a Firenze e temporaneamente anche a Orvieto, menzionato nei documenti dal 1343 al 1368. Due suoi fratelli, Nardo e Jacopo, erano pittori; un terzo fratello, Matteo, ...
  • ANDREA di Michele, detto il Verrocchio
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 3 (1961)
    Luigi Grassi Nacque a Firenze nel 1436, dal fornaciaio Michele di Francesco Cioni e dalla sua prima moglie Gemma, e prese il nome con cui è più noto dal suo primo maestro, l'orafo Giuliano del Verrocchio. Appare menzionato la prima volta nel 1452, quando egli risulta innocente dalla accusa di avere ...
  • VERROCCHIO, Andrea del
    Enciclopedia Italiana (1937)
    Carlo Gamba Orafo, scultore, pittore, ingegnere, nacque a Firenze nel 1435, morì a Venezia nel 1488. Prese il nome dall'orefice Giuliano Verrocchi suo primo educatore artistico. Come scultore fu allievo di Donatello, del quale terminò il fonte della sagrestia di S. Lorenzo, come pittore derivò dal ...
Vocabolario
verròcchio
verrocchio verròcchio s. m. [etimo incerto, forse affine a verricello], ant. – 1. Lo stesso che varrocchio, argano e macchina bellica. 2. Tipo di frantoio per olive.
àlbero di sant’Andrèa
albero di sant'Andrea àlbero di sant’Andrèa locuz. usata come s. m. – Pianta della famiglia delle ebenacee (Diospyros lotus), nota anche con i nomi di legno santo, loto falso, loto d’Egitto, guaiaco falso; originaria dell’Asia, ha foglie...
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