SACCHI, Andrea

Enciclopedia Italiana (1936)

SACCHI, Andrea

Amadore Porcella

Pittore, nato in Nettuno il 30 novembre 1599, morto in Roma il 21 giugno 1661. Studiò dapprima col padre, mediocre pittore, poi con l'Albani; e il Passeri scrive "che si mostrava ancora assai vago dell'opera del Domenichino" con il quale non ha però alcun rapporto. Non lasciò molte opere essendo assai pigro, come lo stesso Passeri attesta informandoci che della "sua pigrizia se ne affliggeva e si difendeva con argutissime risposte". Ciò spiega perché il Sacchi abbia fatto passare per proprio un dipinto non suo ma dello Stomer: l'Assunta della Parrocchiale di Chiuduno (Bergamo). Ha lasciato tuttavia alcuni fra gli esempî più grandiosi del Seicento romano, quali, per limitarci ai maggiori: il Miracolo di San Gregorio (già nella Pinacoteca Vaticana, ora nel Museo Petriano): il Transito di Sant'Anna (Roma, San Carlo ai Catinari); un Miracolo di Sant'Antonio (Roma, chiesa dei Cappuccini); il Noè ebbro (Berlino, Kaiser-Friedrich Museum); gli affreschi del palazzo Sacchetti di Castel Fusano; il Caino e Abele (Roma, Galleria Barberini), che fu copiato dal Maratta in un particolare della Santa Rosalia (Palestrina, cappella del Palazzo Barberini); la Purificazione della Vergine (Perugia, pinacoteca); un gruppo di tele per il Battistero Lateranense. Ma il suo capolavoro è La visione di San Romualdo (Pinacoteca Vaticana) che rivela, forse per la comune discendenza dai Bolognesi, chiari contatti con il Mola. Ed è sintomatico che proprio l'autoritratto del Mola (Rouen, Museo) venga attribuito al S.

Come ritrattista sta fra il Bernini e Pietro da Cortona, per il carattere aulico e l'imponenza dei suoi ritratti. Ricordiamo tra questi quello di mons. Merlini (Roma, Galleria Borghese); quello di un cardinale (Ottawa, Museo) e, con qualche riserva sull'attribuzione, il cosiddetto Dal Borro (Berlino, Kaiser-Friedrich Museum).

Bibl.: H. Voss, Die Malerei des Barock in Rom, Berlino 1924; H. Posse, Der römische Maler A. S., Lipsia 1925; A. Porcella, La galleria Spada, Roma 1922; H. Posse, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIX, Lipsia 1935 (con bibliografia).